Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e sarà necessario gestire e governare la complessità. Secondo il Rapporto 2023 del World Economic Forum si prevede che fino a 1/4 dei posti di lavoro cambierà nei prossimi cinque anni. Una trasformazione radicale, in cui il 23% delle attività lavorative muterà. Servirà dunque anticipare e immaginare nuove competenze, ripensare i processi di selezione e ridisegnare il sistema formativo in azienda, accelerando i processi di digitalizzazione e di sviluppo sostenibile. Sempre mettendo al centro la persona. Questi i punti cardine della call to action dell’Executive Meeting 2023, la due giorni organizzata da Challenge Network che ha visto, per l’edizione di quest’anno, la presenza del Ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, e del sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini. Fondata da Roberto Santori, Challenge Network, nella sua quasi trentennale attività è punto di riferimento tra le società di consulenza in ambito di formazione professionale e osservatorio privilegiato sui trend del mercato del lavoro. Ogni anno riunisce Amministratori delegati e Direttori delle Risorse Umane di multinazionali e aziende italiane, per confrontarsi sul cambiamento e le evoluzioni di competenze e processi all’interno delle organizzazioni.
Se 1/4 dei posti di lavoro affronterà a breve un “Reskilling” delle competenze, ci sono però ancora in Italia circa 3 milioni di giovani fermi, che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione. Si tratta di un bacino particolarmente attenzionato dall’Unione Europea, che vede l’Italia maglia nera per i giovani NEET. Per questo, nell’ambito del PNRR, grazie al programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), saranno stanziati 4,4 miliardi di euro per accompagnare ragazze e ragazzi in percorsi di formazione professionale. Lo stesso programma è diretto anche agli ex percettori del reddito di cittadinanza: 600mila persone che adeguatamente formate sarebbero pronte ad essere occupabili nel mondo alberghiero, turistico, della ristorazione, delle attività di produzione, dell’edilizia e della manifattura. Ma a che punto sono i processi di formazione all’interno delle società? Si stanno preparando al cambio di cambiamento epocale prodotto dall’intelligenza artificiale e dagli impatti di strumenti quali ChatGPT nel mondo del lavoro? Troppo spesso raccontata come elemento distruttivo, l’IA è stata protagonista del keynote speech del futurologo del business, Alberto Mattiello, Direttore del Future Thinking Project di Wunderman Thompson.
EXECUTIVE MEETING 2023: GLI INTERVENTI DEL MINISTRO ZANGRILLO E DI ROBERTO SANTORI
Partendo dall’assioma che l’innovazione per l’impresa significa sopravvivenza, la giornata di oggi ha visto in apertura l’intervento del Ministro Zangrillo, intervistato dalla giornalista Chiara Giallonardo, che ha illustrato le misure messe in campo dal Ministero in tema di formazione dei dipendenti e inserimento di nuove figure professionali in risposta allo sviluppo della digitalizzazione delle funzioni, per restituire attrattività alla PA. “Formazione, merito e percorsi di carriera: questi sono gli ingredienti che stiamo cercando di introdurre per rendere l’offerta lavorativa della PA davvero competitiva, soprattutto per i giovani. Sono loro il futuro delle nostre organizzazioni ed è verso loro che dobbiamo direzionare il nostro impegno per una Pubblica Amministrazione sempre più inclusiva e attrattiva. Solo così potrà beneficiare di giovani generazioni di dipendenti motivati e, quindi, di talenti”, le parole di Zangrillo.
Così invece Founder e CEO di Challenge Network, Roberto Santori, e Presidente Sezione Consulenza e Formazione di Unindustria: “In questo momento di forte discontinuità sono cambiate tutte le certezze del passato. L’arrivo dell’intelligenza artificiale ci pone davanti a una grande sfida, dove la formazione, acceleratore e abilitatore del cambiamento, può giocare un ruolo determinante per disegnare nuove competenze e professionalità. In tutte le grandi trasformazioni di oggi, è necessario mettere al centro gli investimenti sul capitale umano, DNA di ogni azienda, perché l’impatto della tecnologia sulle persone sia sostenibile e generi valore. L’uomo deve rimanere baricentro del cambiamento”.