Montezemolo e l’aneddoto su Micheal Schumacher: “Quando entrò nel mio ufficio per chiudere una finestra…”
Luca Cordero di Montezemolo, l’ex presidente della Ferrari dal 1991 al 2014, ha condiviso interessanti aneddoti e riflessioni sul suo tempo in Ferrari, durante il Festival dello Sport di Trento. In particolare, ha parlato della leggenda della Formula 1 Michael Schumacher, affermando che, nonostante la sua immagine da vincente, era una persona meno forte di quanto sembrasse. “Era una persona meno forte di quanto non apparisse, un pilota veloce e coraggioso. La prima volta che entrò nel mio ufficio, andò alla finestra e la chiuse. Io gli dissi ‘Cosa stai facendo?’ in inglese, lui rispose che non voleva respirare l’aria che che veniva da fuori”, il curioso ricordo di Luca Cordero di Montezemolo.
Montezemolo ha elogiato Schumacher sotto tanti aspetti, evidenziandone l’indiscutibile talento: “Fu anche il migliore per tre aspetti, perché fu il primo a introdurre una preparazione fisica scientifica, a saper sviluppare l’auto come Lauda e a vivere per il suo lavoro”.
Montezemolo boccia la Ferrari di oggi: “Esulta per un terzo posto ma…”
Montezemolo ha ricordato orgoglioso il suo tempo in Ferrari, anni in cui aveva creato un “Dream Team” condito dai migliori talenti in circolazione: “Negli Anni 70 contavo su Mauro Forghieri, Franco Rocchi e Giancarlo Bussi, negli Anni 90 su Jean Todt, Rory Byrne e Ross Brawn. Quello che è certo è che i risultati mancanti in pista non c’entrano nulla con i piloti: Sainz e Leclerc”.
Quindi, il commento sulla Formula 1 di oggi, dove spiccano piloti del calibro di Max Verstappen e Oscar Piastri ma dove le regole sono a suo dire troppe complesse. E la Ferrari? Non è più competitiva come un tempo. “Ha una generazione di piloti molto forte come Verstappen e Piastri ed è un bene che sia appetibile negli Usa, ma le regole a volte sono troppo complicate e una Ferrari che oggi esulta per un terzo posto e non arriva a giocarsi il Mondiale all’ultima gara da tempo non va bene”, ha detto.