Nuova irruzione degli attivisti di Ultima Generazione, questa volta lungo l’autostrada A4, la Torino-Milano, fra le strade ad alto scorrimento più trafficate d’Italia. Una ventina di giovani, come riferito da TgCom24.it, ha bloccato per due ore in entrambe le direzioni l’autostrada, e sono stati chiamati gli uomini della polizia e dei vigili del fuoco per riportare la situazione alla normalità. A complicare il tutto il fatto che alcuni ambientalisti abbiano deciso di incollarsi le mani all’asfalto, di conseguenza per liberarli hanno subito delle ferite e sono stati costretti ad un successivo controllo in ospedale.
La manifestazione è avvenuta vicino all’imbocco di corso Giulio Cesare a Torino, e l’azione ha ovviamente creato non pochi disagi agli automobilisti, per la maggiore scesi infuriati dalle macchine. Una volta che è intervenuta la digos, i ragazzi sono stati identificati e denunciati, nel contempo i vigili del fuoco sono intervenuti con un punteruolo per liberare gli attivisti di Ultima generazione che avevano le mani incollate alla strada. La maggior parte dei ragazzi è risultata essere proveniente da fuori Torino e il gruppo è stato segnalato per manifestazione non autorizzata, blocco della circolazione e per alcuni di loro inottemperanza al foglio di via dal capoluogo piemontese ricevuto per delle azioni commesse in precedenza.
ATTIVISTI ULTIMA GENERAZIONE BLOCCANO A4: LA PROTESTA DI ASSOUTENTI
Sulla vicenda si è espressa anche Assoutenti che attraverso una nota ha fatto sapere che: “La protesta di Ultima Generazione ha creato ripercussioni enormi sul fronte della circolazione stradale e immensi disagi a cittadini e pendolari che si trovavano a percorrere l’autostrada Torino-Milano”.
L’associazione ha poi annunciato “un esposto alla Procura di Torino per i possibili reati di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio”. Il presidente Furio Truzzi ha concluso: “Capiamo le ragioni della protesta di Ultima Generazione e siamo convinti che le manifestazioni in favore dell’ambiente e del clima siano sempre da sostenere, ma mai quando si pongono come una forma di intollerabile violenza verso gli altri, in questo caso gli incolpevoli cittadini rimasti imprigionati sulla Torino-Milano”.