Non ha avuto un’infanzia facile Antonia Liskova, che da bambina è cresciuta con un papà alcolizzato che la maltrattava: “Facevo parte di un gruppo, ero bullizzata per il mio papà. Mio padre era emblema del degrado. Lui si è tolto la vita sei anni fa: non sono riuscita ad aiutarlo, non ce l’ho fatta. Se una persona non vuole essere aiutata, non ammette di avere un problema, gli altri non possono fare assolutamente nulla. Non basta amare per due“.
A salvarle la vita è stato l’arrivo in Italia, dove si è avvicinata al mondo del cinema per caso: aveva infatti accompagnato un’amica ad un provino quando invece è stata notata e scelta. “Fare l’attrice è una cosa che è arrivata per caso. Io vivevo a Milano e facevo la modella. Ho accompagnato una mia amica ad un provino per la parte di spia russa. Dopo il suo provino mi hanno detto di entrare perché ero perfetta per il ruolo. Ho fatto più provini e mi hanno preso. Così è cominciata la mia carriera”. Nonostante il mestiere di attrice non sia stato scelto da Antonia, oggi si dice felice: “Io penso di aver fatto la scelta giusta anche se questo mestiere ha più scelto me. Ho imparato ad amarlo e mi ha aiutata moltissimo perché interpretare personaggi diversi nella vita ti dà la possibilità di essere qualcun altro, di essere qualcun altro. È stato terapeutico”.
Antonia Liskova: “Non tornerei con Gabriele Guidi”
Se fare l’attrice è stato “terapeutico”, in realtà Antonia Liskova spiega di non essersi mai affidata ad un professionista per affrontare i momenti negativi della sua vita, in primis l’infanzia, quando ha sofferto a causa di un padre violento che la maltrattava: “Non ho mai fatto analisi nella mia vita. Ho avuto sempre persone a me con cui parlare e dalle quali avere consigli. Per questo non ne ho mai sentito il bisogno“.
A Generazione Z, spiega poi di aver sofferto per amore: “Nella vita sono stata tradita. Me ne sono accorta quando ho deciso di accorgermene. Una donna una volta che capisce, non può tornare indietro. Devi affrontare poi la cosa, fare una scelta”. Il suo ultimo rapporto, con Gabriele Guidi, è finito però di comune accordo: “A un certo punto ci sono dei rapporti che si consumano anche. A volte subentra il bene, la stima. Noi dovevamo sposarci. Quando si sta insieme tanto tempo, poi si cresce anche insieme. Tra noi c’è stata prima una discussione, poi un “vai a quel paese”, poi un “non ti sopporto più”. Sono passati due anni. Ci vogliamo un bene immenso. Oggi non ci tornerei insieme perché rischierei di distruggere quanto costruito in questi due anni, ovvero l’amicizia”.