In Italia ci sono ben 5.500 persone che indossano il braccialetto elettronico, o meglio, una cavigliera. Si tratta di persone condannate e/o ritenute pericolose i cui spostamenti devono essere controllati tramite un dispositivo che secondo Libero, come scrive oggi, risulta essere troppo costoso e soprattutto poco sicuro. Ed in effetti è di pochi giorni fa la notizia di Concetta Marruocco, massacrata ad Ancona con 15 coltellate da Franco Panariello, il cui braccialetto elettronico alla caviglia non gli ha impedito di uccidere la donna. Che dire poi di Artem Uss, imprenditore russo detenuto agli arresti domiciliari vicino a Milano che è evaso tagliando il braccialetto elettronico che indossava.
Secondo Elena Biaggioni, avvocato penalista e vicepresidente di Dire, centri Antiviolenza in Italia, tale dispositivo, da anni al centro dei dibattici, risulta essere poco efficace «Soprattutto dove il rischio di reiterazione del reato da parte dell’uomo è molto elevato il braccialetto può non bastare». Oggi in Italia vi sono di precisi 5.465 braccialetti elettronici installati, di cui 928 per reati legati al codice rosso, a fronte di circa 27mila denunce. Sono stati introdotti nel 2001 in cinque città, quindi estesi a tutta Italia, e nel 2003 la commessa se l’aggiudicò Telecom per un costo totale di dieci milioni di euro annui.
BRACCIALETTO ELETTRONICO: 200 GRAMMI DI PESO, ED E’ IMPERMEABILE
Nel 2012 è arrivato quindi il rinnovo del contratto fino al 2018, e furono molteplici le polemiche circa il costo dell’operazione. «Quello che costa molto è la rete di gestione allarmi e la sala operativa aperta ventiquattro ore su ventiquattro che fa il monitoraggio di ogni braccialetto», aggiunge l’esperta. Dal 2018 il servizio è gestito da Fastweb per un costo totale di circa 20 milioni di euro (anche se non vi è certezza specifica Libero).
Si tratta di un braccialetto che pesa 200 grammi, è impermeabile, di conseguenza si può fare la doccia indossandolo ed inoltre è discreto visto che chi lo indossa può nasconderlo con i pantaloni. Ovviamente se lo si rimuove scatta l’allarme della centrale operativa. Come ricorda Libero in questi giorni si è votato in Commissione Giustizia il disegno di legge preposto che potrebbe modificare l’applicazione della cavigliera.