Un gesto folle per porre fine alla sua vita (e non soltanto). Joseph David Emerson, pilota dell’Alaska Airlines di 44 anni, ha cercato di spegnere i motori dell’aereo mentre era in volo a 30.000 piedi insieme ad altre 80 persone. L’uomo, in quel momento fuori servizio, stava probabilmente tornando a casa dalla moglie e dai figli, con cui vive a San Francisco. Domenica pomeriggio, a bordo dell’Embraer 175, decollato da Everett, vicino Seattle, era seduto su un sedile apposito nella cabina di pilotaggio, come accade spesso quando i piloti viaggiano in veste ufficiale o fanno i pendolari, ma non sono in servizio. Per motivi da accertare, l’uomo avrebbe tentato di spegnere entrambi i motori dell’aereo, tirando le maniglie dell’estintore, come rivelato dalla compagnia aerea.
Il sistema antincendio “è costituito da una maniglia a T per ciascun motore; quando viene tirato, una valvola nell’ala si chiude per interrompere il flusso del carburante al motore” ha rivelato Alaska Airlines alla Cnn. Dunque, è stata sfiorata la strage, evitata solamente grazie all’intervento dei colleghi. L’equipaggio ha infatti ripristinato entrambe le leve, contribuendo a rimettere in funzione il flusso di carburante, impedendo lo spegnimenti dei motori. “Il nostro equipaggio ha risposto senza esitazione a una situazione difficile e altamente insolita e siamo incredibilmente orgogliosi e grati per le loro abili azioni” ha dichiarato ancora la compagnia.
Pilota cerca di spegnere i motori a bordo: esclusa la pista terroristica
Come rivela Il Messaggero, è stato diffuso anche un audio nel quale si sente il comandante rivolgersi con calma ai controlli del traffico aereo. A loro ha spiegato: “Abbiamo bloccato l’uomo che ha cercato di spegnere i motori dalla cabina di pilotaggio e non sembra che stia causando alcun problema alla parte posteriore in questo momento, penso che sia sotto controllo”. Il pilota ha poi richiesto “immediata assistenza della polizia” una volta atterrati. I passeggeri, secondo la testimonianza del personale a bordo, non si sarebbero accorti di nulla: l’atterraggio di emergenza è avvenuto a Portland ed è stato motivato da problemi medici.
Joseph David Emerson si trova ora nel carcere della contea di Multnomah: in Oregon è accusato di 83 tentati omicidi. Si presenterà davanti al giudice martedì prossimo. Secondo quanto si apprende, l’uomo lavorava nel settore dell’aviazione da almeno vent’anni: si era sottoposto ad un’ultima visita medica da parte della Federal Aviation Administration solo il mese scorso, come faceva ogni semestre dopo aver compiuto 40 anni. L’FBI e la polizia di Portland stanno indagando, cercando di comprendere le cause del gesto dell’uomo: è stata richiesta una valutazione dello stato psicologico dell’uomo. Esclusa, infatti, la pista terroristica.