Una recente analisi pubblicata dalla BBC ha cercato di comprendere se, ed in quale misura, gli alieni potrebbero essere già al corrente della nostra esistenza nell’universo. Una domanda, d’altronde, che si sono posti negli ultimi decenni anche parecchi studiosi terrestri che hanno condotto una serie di esperimenti per cercare di intercettare un qualche tipo di informazione che lasciasse supporre l’esistenza della vita nello spazio.
Inutile, purtroppo, sottolineare che ogni tentativo di metterci in contatto con gli alieni fatto fino ad ora, salvo le più disparate teorie complottiste che si potrebbero tirare fuori, non ha mai rilevato nulla di concreto. Eppure, sarebbe per certi versi illogico dare per scontato o supporre che su migliaia e migliaia di pianeti, stelle ed esopianeti che si trova là fuori (ne abbiamo individuati già più di 5.500), il nostro sia l’unico con condizioni favorevoli allo sviluppo della vita. Così come noi stiamo cercando di metterci in contatto con gli alieni, però, si può anche supporre che qualcuno (o qualcosa) nello spazio profondo stia facendo lo stesso con noi, e magari ha già compreso la nostra esistenza e, ipoteticamente, potrebbe osservarci in qualsiasi momento.
Gli alieni e l’impronta umana nello spazio
Insomma, noi di alieni non ne abbiamo mai visti o trovati, ma magari loro l’hanno fatto e hanno deciso, per qualche ragione, di non renderci nota la loro esistenza. Infatti, spiega la BBC che ha interpellato diversi esperti, il nostro pianeta se osservato dall’esterno presenta evidenti segni di vita sulla sua superficie, che peraltro nel corso dei prossimi anni potrebbero ulteriormente aumentare rendendoci una sorta di faro nel buio dell’universo.
Già dal 1900 alla seconda guerra mondiale gli alieni avrebbero potuto intercettare le nostre onde radio, molto più ampie e frequenti di quelle attuali. Similmente, osservando il percorso della Terra un super telescopio potrebbe individuare facilmente la nostra atmosfera e i gas (come quelli prodotti dall’inquinamento) al suo interno, così come l’ossigeno, l’azoto e il vapore potrebbero indicare la presenza di una vastissima distesa d’acqua. Tuttavia, il segnale più “evidente” per gli alieni potrebbe essere l’inquinamento luminoso che dallo spazio (con satelliti che noi non siamo ancora riusciti a creare) potrebbe apparire come una enorme distesa di minuscole lucine che, complessivamente, fornirebbero anche informazioni sulla disposizione delle nostre terre emerse. Eppure, oltre alle supposizioni, per ora la comunità accademica non ha certezze e sembra che l’interesse nel mettersi in contatto con altre forme di vita stia scemando sempre di più.