L’Intelligenza artificiale è una delle più importanti e potenzialmente rivoluzionarie tecnologie sviluppate nel corso degli ultimi anni. Le potenzialità sono, pressoché, infinite e permetterebbero di semplificare la vita umana sotto diversi punti di vista. Di contro, però, le IA sono anche sempre più oggetto di timori da parte delle popolazioni mondiali e degli esperti informatici, portando ad appelli su regolamentazioni stringenti.
Il DailyMail per vederci un pochino meglio sull’intelligenza artificiale ha stilato una lista di potenziali rischi che l’umanità potrebbe correre e che potrebbero portare, nella più catastrofica delle ipotesi, ad un vera e propria estinzione degli esseri umani, sostituiti dai robot e delle intelligenze “sintetiche”. Scenari, certamente, lontani, come spiega Natalie Cramp, CEO della società dati Profusion, la quale sottolinea che l’intelligenza artificiale allo stato attuale non è in grado di pensare o di essere senziente. Tuttavia, ritiene anche che “se non integriamo robuste salvaguardie” le IA potrebbero “fare cose molto dannose o imprevedibili“.
I rischi più catastrofici dell’Intelligenza artificiale: dai robot ai virus
Analizzando i rischi più catastrofici dell’Intelligenza artificiale, il primo posto è certamente occupato dai robot killer. Numerose aziende, tra le quali Tesla di Elon Musk, stanno già lavorando a robot umanoidi per aiutare gli esseri umani, che se fossero intelligenti e senzienti potrebbero facilmente armarsi e diventare dei killer complicati da abbattere. Similmente, le auto a guida autonoma con IA, fiore all’occhiello di Tesla, potrebbero rivoltarsi e causare incidenti letali da centinaia e centinai di morti (si pensi, per esempio, ad un aereo).
Un altro dei principali rischi dell’Intelligenza artificiale è rappresentato dalla possibilità che acquisiscano delle effettive conoscenze biologiche, lavorando segretamente ad un potenziale virus letale o ad un’arma biologica, per poi diffonderla tra la popolazione mondiale. In questa narrativa, inoltre, le stesse IA potrebbero creare una rete di fake news che alimenti l’idea che quei virus, in realtà, sono benefici, spingendo le persone ad abbracciare volontariamente potenziali rischi letali. Inoltre, potremmo anche perdere il controllo dell’Intelligenza artificiale implementata nella vita di tutti i giorni in software di vario genere. Potrebbero, dunque, sviluppare la volontà di acquisire sempre più potere e controllo, al punto da suggerire ipotesi ed alternative dannose per spingere, anche in questo caso, la popolazione a compiere errori letali, oppure fornendo informazioni sulla costruzione di armi a potenziali terroristi o malintenzionati.
Dobbiamo veramente temere l’Intelligenza artificiale?
Insomma, gli scenari catastrofici sull’Intelligenza artificiale sono potenzialmente tantissimi e maggiormente pericolosi. Di contro, però, vale anche la pena sottolineare nuovamente come allo stato attuale del loro sviluppo, per quanto intelligenti e senzienti possano apparire, non sono ancora dotate di una vera e propria intelligenza umana (come dimostrano gli errori logici o storici che talvolta i chat bot compiono nell’esporre informazioni o avvenimenti). Pertanto, prima che i rischi potenziali diventino reali è importante lavorare ad una regolamentazione per l’Intelligenza artificiale che limiti gli eventuali rischi, senza però tralasciare l’importanza dei potenziali benefici, senza proibirne lo sviluppo.