Beatrice Bandiera ha salvato il nonno novantenne da un infarto col defibrillatore. Il suo intervento è stato provvidenziale. È per questo motivo che, dopo essere stata invitata alla Camera per raccontare la sua storia, ha voluto sensibilizzare la popolazione sull’argomento anche a Uno Mattina in Famiglia. “Quando mi ha chiamato pensavo fosse una delle solite telefonate, ma in realtà mi stava chiedendo aiuto perché aveva dolore al petto. Appena siamo arrivati era sulla poltrona, inizialmente cosciente. Poi ha smesso di respirare e ho capito che stava avendo un arresto cardiaco”, ha ricordato.
È a quel punto che è scesa per cercare un defibrillatore. “Sono andata in farmacia, ma non lo avevano e mi hanno detto di andare a prenderlo al bar. Quando l’ho trovato, ho ripensato al corso di primo soccorso a cui avevo partecipato all’ultimo anno di liceo. Ho posizionato le piastre, gli ho dato quattro scosse e il suo cuore ha ripreso a battere. Non ero sicura che ce l’avrei fatta. Ho voluto fare un tentativo, per fortuna è andata bene”, ha ammesso.
Beatrice salva nonno da infarto col defibrillatore: la storia
Il nonno di Beatrice Bandiera adesso sta bene. “Appena ha ripreso conoscenza era molto confuso, non ricordava cosa fosse successo. Dopo che si è risvegliato gli abbiamo raccontato tutto, non se lo aspettava. È molto orgoglioso di me. Ora ha ripreso a fare le sue attività quotidiane come se nulla fosse successo. Ha anche potuto assistere alla mia laurea. È stata una giornata molto lunga. Era felicissimo. Abbiamo festeggiato a ristorante. Qualche giorno fa abbiamo ripetuto il tutto con la laurea di mio fratello Leonardo”, ha raccontato ancora.
È in virtù della loro storia che il novantenne e la nipote hanno voluto rivolgere un appello alla popolazione: “In ogni luogo pubblico e privato dovrebbero esserci dei defibrillatori e chiunque dovrebbe partecipare ai corsi di primo soccorso, perché così si possono salvare delle vite”.