Dopo aver analizzato le intenzioni di voto, andiamo a scoprire i sondaggi politici realizzati da Termometro Politico sulla guerra in corso tra Israele e Hamas. C’è un dato che emerge con forza: quasi un italiano su due, il 48,3 per cento, ritiene sproporzionata ed eccessiva verso la popolazione civile la reazione di Tel Aviv all’attacco del gruppo terroristico palestinese del 7 ottobre. Per il 18,5 per cento la reazione è stata meno dura di quella che doveva essere vista l’efferatezza dei terroristi, mentre per il 28,2 per cento è stata una reazione comprensibile e proporzionata. Il restante 5 per cento ha preferito non rispondere al quesito.
Sondaggi politici, i dati sulla guerra tra Israele e Hamas
I sondaggi di TP hanno poi valutato quale dovrebbe essere la soluzione. Per il 42,5 per cento è necessario vi siano due Stati indipendenti, ma solo se nei territori palestinesi vi possono essere libere elezioni senza Hamas, mentre per il 41,1 per cento è necessario vi siano al più presto due Stati indipendenti, uno israeliano e uno palestinese, nei confini del 1967. Il 4,5 per cento crede che sia meglio lo status quo poiché le altre soluzioni non hanno il consenso necessario, per il 4,2 per cento vi deve essere un solo Stato israeliano su tutto il territorio, mentre per il 3,6 per cento vi deve essere un solo Stato palestinese, lo Stato di Israele non è legittimo. Il restante 4,1 per cento ha preferito non rispondere.
I sondaggi di TP hanno acceso i riflettori sulla convivenza con la popolazione islamica. Per il 41,2 per cento è molto difficile, l’Islam è poco compatibile con i valori occidentali. Per il 57 per cento è invece possibile: per il 28,4 per cento anche i musulmani si stanno secolarizzando come i cristiani, basta avere rispetto reciproco e sconfiggere il razzismo diffuso, mentre per il 28,6 per cento è necessario vigilare di più contro l’estremismo islamico ed educare le giovani generazioni ai valori occidentali. Il restante 1,8 per cento non ha risposto.