Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha comunicato la sua decisione di affidare a William Burns, attuale direttore della CIA, la complicata missione di evitare l’escalation della guerra a Gaza tra Israele e Hamas. Il diplomatico e consigliere, infatti, nei prossimi giorni visiterà in veste ufficiale Israele, dove probabilmente incontrerà il premier Netanyahu, ed altri paesi della regione, come l’Iran e il Qatar, dove potrebbe mediare anche con i vari leader di Hamas in esilio. Il profilo di Burns, di fatto, è di tutto rispetto, ma è anche vero che fu lo stesso uomo a cui Biden affidò i tentativi di de-escalation tra Russia e Ucraina, e la situazione afghana, due tra i più importanti fallimenti di politica estera degli ultimi anni.
Chi è Burns: l’uomo a cui Biden ha affidato la de-escalation a Gaza
Insomma, quella di Biden sulla carta potrebbe essere veramente una carta vincente, nella speranza che in qualche modo non si replichino i fallimenti degli ultimi anni. William Burns, infatti, oltre a guidare la CIA, è stato anche un diplomatico e per 32 anni ha lavorato nel dipartimento di stato, similmente è stato ambasciatore in Russia e Giordania. È ritenuto, allo stato attuale, un funzionario che vanta esperienze uniche e che può contare su una buonissima conoscenza costruita direttamente sul campo mediorientale, che conosce ormai benissimo.
Tuttavia, ciò che Joe Biden potrebbe sottovalutare è anche il fatto che Burns negli ultimi anni sembra aver perso parte delle sue importantissime doti diplomatiche. Fu lui, in prima istanza, a ignorare i segnali di un possibile fallimento del sistema politico in Afghanistan dopo il ritiro delle truppe americane. La CIA era ben consapevole dei rischi, ma semplicemente vennero ignorati. Similmente, Burns fu indicato, sempre da Biden, anche come mediatore della pace tra Russia e Ucraina subito dopo l’invasione di Putin. Volò in Russia, dove a pochi giorni dalla guerra cercò, fallendo come la storia ha tristemente dimostrato, di contenere l’escalation.