Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, in occasione dell’apertura dell’80esima edizione di Eicma alla Fiera di Rho, ha ribadito l’importanza di tutelare gli interessi di chi vuole pedalare in sicurezza: “Milano è la capitale del lavoro, c’è gente che viene da fuori con la macchina o il furgone, e non per hobby, ma perché o ci viene così o non lavora. Le piste ciclabili vanno bene, basta che non siano una striscia gialla in mezzo alle fermate degli autobus o nei divieti di sosta perché non è sicuro né per i ciclisti né per gli automobilisti”. Inoltre, “nel nuovo Codice della strada non ci sarà nessun onere a carico delle biciclette, al contrario di quanto qualcuno ha scritto. Quindi niente imposizione di targhe o assicurazioni per le bici, che continueranno a circolare come ora. Però le imposizioni le ho richieste personalmente per i monopattini, perché di avere monopattini che vanno a 50 km/h in autostrada non se ne può più”.
Il riferimento nelle parole di Salvini è alle politiche per la mobilità urbana del sindaco Sala. Per il ministro è “importante per un amministratore pubblico non avere nemici. L’auto non può essere il nemico: pretendere che in tutte le città si viaggi a 30 chilometri all’ora significa non conoscere la gente che lavora”. Non va sottovalutato, a suo dire, il rischio provocato da chi mette in pericolo la vita degli altri al volante: “Si prevede la sospensione e il ritiro della patente in caso di uso del telefonino in auto. La risposta a quel Whatsapp può aspettare 5 minuti perché la distrazione alla guida è la prima causa di incidenti e di morte”.
Salvini: “Qualche bicchiere di vino non fa male ma…”
Per il Ministro Salvini, “nel nuovo Codice della strada non tocchiamo il tasso alcolemico: qualche bicchiere di vino non solo non fa male, ma è assolutamente lecito per chi lo ritiene salutare. Però per i recidivi si ricalca il modello di alcuni Paesi europei. Prevediamo l’installazione a bordo delle vetture del sistema dell’alcol-lock”. La prima sanzione prevede il ritiro della patente per un periodo limitato mentre nella seconda “posso ritirarti la patente in caso di morte fino a 30 anni e installo a bordo dell’autovettura l’alcol-lock, che inibisce l’accensione del motore”, ha aggiunto il leghista.
“Idem vale perché per chi risulta positivo al droga test. Ad oggi, incredibilmente se un agente della Stradale ti ferma e risulti positivo al droga test, è onere dell’agente di Pubblica Sicurezza dimostrare che tu sei in stato di alterazione, altrimenti saluti, ringrazi e te ne vai. Con le nuove norme, se risulti positivo al test mi fermo per i controlli, della patente ne riparliamo dopo un po’ di tempo, perché ritengo che la vita umana sia più preziosa”, ha detto il ministro.