Il settore edile di Israele ha esortato il governo di Benjamin Netanyahu a consentire l’assunzione di 100.000 lavoratori indiani per sostituire 90.000 palestinesi che hanno perso i loro permessi di lavoro a causa della guerra in corso tra Israele e Hamas. Il vicepresidente dell’Associazione dei costruttori israeliani, Haim Feiglin, al quotidiano Voice of America News ha spiegato che il governo indiano è stato informato in merito al problema: il settore sta attualmente aspettando una decisione da parte della politica. “Speriamo di coinvolgere tra i 50.000 e i 100.000 lavoratori provenienti dall’India affinché lavorino in tutto il settore e lo riportino alla normalità”, ha spiegato Feiglin.
Il settore edile si è quasi completamente fermato dopo che ai palestinesi non è stato permesso entrare in Israele per lavorare in seguito al brutale attacco del 7 ottobre da parte del gruppo terroristico Hamas. L’industria opera attualmente al 15% della sua capacità prebellica: pesa la carenza di lavoratori e l’attività edilizia nel Paese ha subito un rallentamento importante. Il governo ha infatti revocato i permessi di lavoro ai palestinesi, che come spiega Feiglin rappresentano il 25% della forza lavoro impiegata nel settore edile israeliano. Di questi, circa il 10% dei lavoratori palestinesi proviene da Gaza, mentre il resto proviene dalla Cisgiordania.
Carenza di manodopera in Israele nel settore edile
Secondo i funzionari palestinesi, prima dell’attacco del 7 ottobre più di 110.000 palestinesi avevano il permesso di lavorare in Israele o negli insediamenti israeliani: la maggior parte di loro operava nel settore edile. Haim Feiglin, vicepresidente dell’Associazione dei costruttori israeliani, ha affermato che le città israeliane sono alle prese con la carenza di manodopera nel settore edile. Attualmente sono stati i lavoratori cinesi a prendere il posto di quelli palestinesi, ma solo in misura limitata. L’India ha firmato di recente un accordo con Israele che consente ai lavoratori indiani di essere assunti anche nel settore edile.
Durante la visita del ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen in India il 9 maggio, era stato firmato con l‘India l’accordo sulla facilitazione dell’occupazione temporanea di lavoratori in settori specifici del mercato del lavoro in Israele, che consentirà a 42.000 indiani di lavorare in Israele. È la prima volta che il settore edile israeliano si apre agli indiani, che fino a questo momento erano stati assunti principalmente come badanti. L’accordo comprende anche il personale infermieristico.