La trama della cronaca che incornicia il delitto di Pierina Paganelli, ora dopo ora, si infittisce di nuovi dettagli ed elementi potenzialmente utili a imprimere una svolta nel giallo. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la 78enne sarebbe stata uccisa il giorno prima di una importante riunione, descritta come “decisiva”, sul destino della nuora Manuela Bianchi in seno alla congregazione locale dei Testimoni di Geova. Pierina Paganelli è stata assassinata il 3 ottobre scorso con 29 coltellate nell’area garage del condominio riminese di via del Ciclamino in cui viveva e, stando a quanto emerso nelle ultime ore, il 4 ottobre seguente il “consiglio dei saggi” del gruppo a cui appartiene la famiglia della vittima avrebbe dovuto esaminare proprio la posizione della moglie del figlio di Pierina, Giuliano Saponi, per capire gli eventuali provvedimenti da adottare.
Sullo sfondo, un presunto tessuto di tensioni familiari e la presunta relazione extraconiugale che Manuela Bianchi avrebbe avuto con il vicino di casa senegalese Louis Dassilva (tutti residenti in via del Ciclamino), anch’egli attenzionato dagli inquirenti insieme alla donna e al fratello di quest’ultima, Loris Bianchi, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte dell’anziana. Nessuno di loro è indagato – il fascicolo risulta aperto ancora a carico di ignoti -, ma l’attività investigativa sembrerebbe concentrata sull’esame delle dinamiche relazionali e familiari.
Omicidio Pierina Paganelli: cosa si sa della presunta riunione dei Testimoni di Geova sul destino della nuora nella congregazione
Secondo quanto ricostruito dall’Ansa, la riunione del “consiglio dei saggi” del gruppo locale dei Testimoni di Geova prevista per il giorno successivo al delitto di Pierina Paganelli avrebbe avuto ad oggetto due possibilità circa il destino di Manuela Bianchi in seno alla congregrazione: un sostegno “a non peccare più” o, in caso di situazione ritenuta particolarmente grave, la disassociazione, cioè la cacciata dalla congregazione. A incidere sul giudizio relativo alle sorti della nuora di Pierina Paganelli nel gruppo sarebbero stati i problemi matrimoniali e le incomprensioni con il marito Giuliano Saponi, ma non solo: al vaglio sarebbe passata anche la presunta relazione extraconiugale di Manuela Bianchi.
I saggi del gruppo, che sarebbero stati già sentiti come persone informate sui fatti dagli inquirenti della Squadra mobile di Rimini e dal sostituto procuratore Daniele Paci, alle domande degli investigatori avrebbero opposto il segreto ministeriale che copre i “procedimenti” sottoposti alla valutazione del consiglio dei Testimoni di Geova, il cosiddetto “comitato giudiziario”, e per questo non sarebbe arrivata nessuna conferma sulla presunta riunione decisiva fissata per il 4 ottobre scorso. Poche ore prima di quel presunto momento cruciale, Pierina Paganelli sarebbe stata brutalmente uccisa. Un evento che, giocoforza, avrebbe messo in secondo piano, di fatto congelandole, le procedure interne alla congregazione.