La Procura dei minorenni di Bologna non intende indagare Ali Haider, il fratello di Saman Abbas, per l’omicidio della diciottenne di Novellara. Lo scorso 27 ottobre, come riportato dal Messaggero, i giudici della Corte d’Assise avevano infatti stabilito con un’ordinanza che il ragazzo, all’epoca dei fatti sedicenne, dovesse essere iscritto nel registro, anche per assicurargli le dovute garanzie. Sulla base degli atti esaminati in questi giorni dal pm Caterina Sallusti e anche delle nuove testimonianze rilasciate in aula del diretto interessato, tuttavia, è stato stabilito che non emergono elementi tali da ipotizzare un suo coinvolgimento né nel delitto né nell’occultamento del cadavere.
Ali Haider, dunque, resta il testimone chiave del processo, che vede imputati del delitto i genitori della vittima, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain, e i cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq. Il ragazzo afferma infatti di avere visto e udito l’uccisione della sorella Saman dalla finestra della loro casa nelle campagne di Novellara, oltre che di avere assistito alla pianificazione dell’omicidio nei giorni antecedenti.
Saman Abbas, il fratello non sarà indagato: i dettagli sul nuovo sopralluogo
È proprio in virtù delle testimonianze rilasciate in aula da Ali Haider, il fratello di Saman Abbas, che gli inquirenti hanno effettuato un nuovo sopralluogo ieri pomeriggio nelle campagne di Novellara e, in particolare, nella casa in cui viveva la famiglia della diciottenne. L’obiettivo della Procura è stato quello di constatare se, effettivamente, l’allora sedicenne avrebbe potuto vedere la scena dell’omicidio dalla porta o dalle finestre dell’abitazione. Secondo la sua versione, lo zio Danish Hasnain avrebbe ucciso la sorella alla presenza dei cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq mentre i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen guardavano.
Le condizioni in cui è stato effettuato il sopralluogo, come evidenziato a Quarto Grado, tuttavia, non erano le stesse di quelle in cui è avvenuto l’omicidio. Al momento di quest’ultimo, infatti, era una tarda sera di aprile, per cui l’illuminazione potrebbe essere stata molto diversa.