L’economia Usa è ad un punto di massimo pericolo per recessione. L’andamento storico del deficit ha superato del doppio le aspettative previste a settembre, e la politica interventista di Joe Biden potrebbe provocare ulteriori danni a lungo termine. Questo, secondo un’analisi del quotidiano The Daily Telegraph, avrebbe portato conseguenze anche a livello di consensi per l’attuale presidente, perchè come mostrano i sondaggi, i cittadini stanno garantendo preferenze per l’avversario Trump. Specialmente quando si parla di scelte economiche, ma anche di immigrazione e sicurezza nazionale.
Ancora però, non è stato raggiunto il livello critico anticipato dagli economisti, nonostante un periodo di continui innalzamenti del livello di inflazione e dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che hanno raggiunto quota 5,5. I dirigenti di Wall Street stanno lanciando un allarme, dichiarando che probabilmente il paese si troverebbe in un momento di “ignoranza” nel quale si tenderebbe a sottovalutare il rischio. Ma nel frattempo l’aumento dei prezzi in tutti i settori starebbe portando i consumatori a perdere gradualmente la speranza di una vera e propria ripresa.
“Economia Usa è in un momento pericoloso”, AD Jp Morgan: “L’indebitamento pubblico peggiorerà”
Gli Stati Uniti sono stati tra i paesi che più hanno speso risorse economiche per uscire dalla crisi provocata dalla pandemia. Le misure come i sussidi per i disoccupati, moratorie sui prestiti degli studenti universitari e sostegno a chi non riusciva a pagare i propri debiti, hanno permesso ai cittadini di superare un difficile momento. Alcune scelte del passato però, secondo gli analisti internazionali, potrebbero pesare sul deficit per molti anni. Portando il paese alla recessione. Questo sta influendo parecchio anche sui consensi politici delle prossime elezioni presidenziali. Perchè tra la popolazione dei consumatori sta crescendo sempre di più la consapevolezza che i prezzi aumentati, soprattutto quelli dei beni primari come il pane e il latte, non torneranno più ai livelli precedenti.
Ed ora l’incertezza è salita ulteriormente a causa degli impegni del governo nel sostenere le spese dei conflitti, prima in Ucraina e poi in Medio Oriente. L’amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, ha dichiarato al The Teleghraph che questo è: “il momento più pericoloso che il mondo abbia mai visto da decenni“. L’inflazione nonostante lo stop momentaneo aumenterà e contemporaneamente si sta verificando un pericoloso indebitamento. In base a quanto analizzato, secondo gli esperti, la situazione peggiorerà quando inizieranno a scendere gli importi dei risparmi in liquidità che gli americani hanno accumulato durante il periodo Covid.