Le testimonianze nel processo a carico del giornalista Enrico Varriale, ex vicedirettore di Rai Sport accusato di lesioni e stalking ai danni della ex compagna, avrebbero aggiunto nuovi elementi al caso sfociato in una vicenda giudiziaria ancora in corso. Secondo quanto riportato da La Repubblica, che cita uno dei racconti fatti in aula da chi avrebbe aiutato la donna dopo la denuncia, quest’ultima si sarebbe trovata costretta a cambiare le proprie abitudini per paura. “Ci parlava di liti frequenti, tre volte è stata cacciata da casa, fino all’aggressione. E anche dopo lui passava sotto casa sua“.
Quelle ascoltate in tribunale, aggiunge il quotidiano, sarebbero le testimonianze delle psicologhe dell’associazione Differenza
Donna e del centro antiviolenza al quale la presunta vittima si sarebbe rivolta dopo le aggressioni denunciate. “Dopo la
fine della relazione – si legge in un passaggio della deposizione riportato da Repubblica – Varriale ha continuato a mandarle messaggi e far telefonate intimidatorie”. Il giornalista si è sempre detto innocente e ha respinto ogni addebito, smentendo di aver perseguitato la ex e tutte le altre accuse che gli sono state mosse.
Enrico Varriale, la psicologa che ha seguito la ex compagna: “Aveva paura, non usava più il garage”
Secondo quanto avrebbe dichiarato in aula la psicologa che ha seguito la ex compagna del giornalista, riporta ancora il quotidiano, la donna avrebbe mostrato “uno stato emotivo provato” e “aveva paura” per i presunti “continui messaggi e telefonate di Varriale“. Una situazione che, per l’accusa, sarebbe diventata così pressante da spingere la presunta vittima a modificare le sue abitudini rinunciando a usare il garage quando tornava a casa. “Prima di uscire controllava dalla finestra”, avrebbe aggiunto la testimone, per capire se il suo ex si trovava nei paraggi.
Secondo Repubblica, in aula, nella recente udienza, era atteso anche Varriale per raccontare la sua verità. Il giornalista non si sarebbe presentato a causa di un problema di salute. È lo stesso quotidiano a ripercorrere un altro passaggio della testimonianza che sarebbe stata resa in tribunale da chi ha supportato il percorso della presunta vittima fino al processo: secondo il racconto, lo stato di ansia della donna sarebbe aumentato quando sarebbe stata contattata dalla nuova compagna di Enrico Varriale, che in quel momento si sarebbe trovata in ospedale dopo una presunta aggressione.