LA SITUAZIONE DELLO SCIOPERO NEGLI ORARI DI “PUNTA” DELLA PROTESTA
È in corso l’unica vera fascia di sciopero oggi in tutta Italia, dai treni alla scuola fino ai mezzi pubblici, navi e taxi: secondo quanto riportano gli aggiornamenti in temo reale di Trenitalia e Trenord, i disagi per i treni cancellati/in ritardo sono purtroppo all’ordine del giorno per i pendolari bloccati nelle stazioni. In particolare, Trenitalia informa che a causa dello sciopero Cgil-Uil i collegamenti FrecciaLink delle relazioni Firenze Santa Maria Novella – Perugia – Assisi – Assisi Piazza Unità d’Italia e Matera – Potenza – Salerno possono subire variazioni o cancellazioni.
La protesta finirà dopo le ore 13 con tutte le informazioni sugli eventuali ritardi e disagi che possono essere trovate sulle pagine social delle aziende di trasporto locali e nazionali: scioperano oggi 17 novembre anche i trasporti funebri, il personale addetto al trasporto merci e alla logistica (salvo beni e prodotti essenziali) e quello addetto alla viabilità delle autostrade (anche in questo caso saranno garantiti i servizi minimi per circolare in sicurezza). «Il governo manda il Paese a sbattere, non lo permetteremo», ha detto in Piazza del Popolo a Roma il leader Cgil Maurizio Landini, con l’aggiunta poco dopo del segretario Uil Bombardieri, «Questa piazza è una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale».
È INIZIATO LO SCIOPERO DEI TRASPORTI (E NON SOLO): LE NOVITÀ
E’ arrivato il 17 novembre 2023, giorno in cui come ampiamente annunciato si terrà uno sciopero generale che interesserà numerosi servizi, a cominciare da trasporti, uffici e scuola. Attenzione però, non sciopereranno durante la giornata odierna il trasporto aereo, così come i taxi. A riguardo va segnalato che Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040, quello che è il più grande radiotaxi di Milano, ha fatto sapere che: «Contrariamente a quanto riportato erroneamente da alcuni organi d’ informazione, nella giornata di oggi i taxi saranno regolarmente in servizio».
E ancora: «Nessuno di noi ha indetto sciopero, né tantomeno manifestato la volontà di aderire allo sciopero previsto per la giornata di oggi». Ricordiamo che lo sciopero dei trasporti pubblici in particolare durerà 4 ore, e scatterà proprio in questi minuti dalle ore 9:00, è andrà avanti fino alle ore 13:00. L’agitazione avrà una durata ridotta visto che il ministro Salvini ha deciso di precettare lo sciopero di oggi, 17 novembre 2023, riducendone i disagi per i pendolari. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCIOPERO OGGI 17 NOVEMBRE 2023: CHI SI FERMA, MEZZI PUBBLICI, TRENI, AEREI, SCUOLA. ORARI DA ROMA A MILANO
Dopo giorni di contestazioni e casi politici sull’asse Governo-sindacati, è scattato questa mattina lo sciopero del 17 novembre 2023 indetto da Cgil e Uil contro la Manovra di Bilancio del Governo Meloni: quello che doveva essere nelle intenzioni uno “sciopero generale” è stato ridotto dopo l’intervento di precettazione del Ministero dei Trasporti, specie sul settore dei trasporti.
Rimarrà comunque uno sciopero dalle proporzioni importanti, specie nell’area del Centro Italia (Roma Capitale su tutti): mezzi pubblici, treni locali e nazionali, aerei, scuola e uffici pubblici, molti settori sono coinvolti nello sciopero di oggi 17 novembre. 4 ore di protesta per il settore trasporti, 8 ore per tutte le altre aree: qui di seguito tutti coloro che hanno deciso di scioperare oggi (e chi no). Si fermano per 8 ore il pubblico impiego, la scuola, la sanità, le poste, a livello nazionale, mentre dovrebbe essere del tutto immune dallo sciopero il settore aereo. Alla protesta nazionale si aggiunge poi quella delle categorie nelle regioni del Centro: di 4 ore invece – dalle ore 9 alle 13 – lo sciopero per bus, metro, treni e traghetti. Per tutti i trasporti (ad eccezione di Milano) lo stop dei mezzi è garantito fino alle ore 9 e dalle 13 fino a fine servizio. Fronte treni, si segnala lo sciopero tanto di Trenitalia, quanto di Trenord (anche se in forma ridotta) e Italo: i treni possono subire cancellazioni o variazioni sempre tra le 9 e le 13. Il consiglio è quello di seguire le pagine sociale e i siti online delle aziende ferroviarie per capire in tempo reale quali treni sono stati cancellati e quali sono in ritardo. Altri settori coinvolti oggi sono le autostrade («Scioperano dalle 00.01 alle 24 per un’intera prestazione lavorativa o di parte di essa gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas, verranno garantiti i servizi minimi funzionali ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale»), e i taxi, oltre alla protesta dei lavoratori nella raccolta rifiuti.
LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO CGIL-UIL (E COSA DICE LA CISL)
Lo sciopero mezzi e treni in tutta Italia vede una sola eccezione nel territorio di Milano: qui infatti i trasporti Atm circoleranno regolari per tutta la giornata di oggi 17 novembre. Il motivo è molto semplice: l’ultima agitazione è infatti datata venerdì 10 novembre, appena una settimana fa, con interruzioni e disagi che hanno riguardato soprattutto le linee della metro. La Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero prevede che «tra l’effettuazione di due azioni di sciopero nel settore, indipendentemente dal soggetto sindacale proclamante, incidenti sul medesimo bacino di utenza, deve in ogni caso intercorrere un intervallo di almeno 20 giorni, a prescindere dalle motivazioni e dal livello sindacale che ha proclamato lo sciopero».
Già previsti gli scioperi nazionali e locali per lunedì 27 novembre 2023 (qui il Nord Italia e Milano saranno coinvolti interamente con disagi anche per mezzi Atm e treni Trenord) e venerdì 2 dicembre, coinvolto invece il Sud Italia. Le motivazioni della protesta di Cgil e Uil nello sciopero di oggi sono state chiarite negli ultimi interventi dei rispettivi leader Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri in conferenza stampa: la Manovra di Bilancio, i (presunti) tagli su sanità e scuola, i rinnovi degli stipendi per i lavoratori dl settore trasporti, come il taglio di alcune categorie per le pensioni del pubblico. Non partecipa allo sciopero invece la Cisl con il segretario nazionale Luigi Sbarra che al “Sussidiario.net” ha spiegato i motivi di questa importante presa di distanza: «È importante non buttare altra benzina sul fuoco, fomentando il conflitto. Penso che la Commissione di Garanzia, nominata dal Parlamento e guidata da una personalità del mondo accademico, abbia esercitato il ruolo autonomo che la legge gli ha conferito». Secondo il segretario generale della Cisll, la normativa dello sciopero generale va rispettata da tutti: «Le deroghe per gli scioperi generali richiedono la piena adesione delle organizzazioni comparativamente più rappresentative. E qui mi sembra che tale presupposto non ci sia, visto che mancano all’appello molte categorie. Però serve cautela».
SCONTRO GOVERNO-SINDACATI SULLO SCIOPERO GENERALE 17 NOVEMBRE 2023: COS’È SUCCESSO, COME SI È RISOLTO
Lo sciopero del 17 novembre arriva al termine di una settimana dove lo scontro politico tra Cgil-Uil e il Ministero dei Trasporti ha raggiunti livelli di tensione da tempo non raggiunti: nasce tutto dalla decisione della Commissione di Garanzia sugli scioperi che ha escluso lo sciopero generale in quanto non erano coinvolte tutte le categorie implicate di norma nel diritto di sciopero. Per questo ha ridotto la durata della protesta da 24 a “sole” 8 ore, scatenando l’ira di Cgil e Uil che hanno deciso di impugnare il ricorso nel tentativo di rigettarlo: a difendere la scelta della Commissione è stato il Ministro Salvini che, dopo aver tentato un dialogo distensivo con i sindacati al MIT, ha firmato la precettazione per i trasporti in modo da ridurre lo sciopero da 8 a 4.
«Per i trasporti lo sciopero di venerdì viene ridotto da 8 a 4 ore, dalle 9 alle 13, in conseguenza alla precettazione», spiega il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in conferenza stampa con il collega della Uil Pierpaolo Bombardieri. «C’è una ragione in più per confermare le mobilitazioni e gli scioperi. Contemporaneamente siccome siamo persone responsabili e facciamo i conti con la precettazione, ne prendiamo atto e lo sciopero nel settore dei trasporti sarà dalle 9 alle 13». I due leader sindacali hanno deciso di ridurre lo sciopero per i trasporti in quanto i lavoratori e le sigle sindacali sarebbero stati esposti a sanzioni economiche e penali. «Hanno vinto il buonsenso, i lavoratori e i cittadini. Non è messo in discussione il diritto allo sciopero», è il commento del vicepremier Salvini dopo le parole in conferenza stampa di Landini e Bombardieri, i quali però avevano attaccato il Governo definendolo “complice” di uno «squadrismo di Stato». La premier Giorgia Meloni ha infine sottolinea che la scelta della precettazione «non è politica» ed è stata «assolutamente condivisa nel governo, sulla base dell’indicazione arrivata dalla commissione di garanzia».