Il giorno del 7 dicembre di ogni anno, il calendario romano ricorda e festeggia Sant’Ambrogio che è stato Dottore della Chiesa e vescovo della città di Milano. Alla sua figura è ispirato anche il celebre premio Ambrogino d’oro che è il nome non ufficiale con cui si designano le onorificenze conferite dal Comune di Milano, per benemerenza civica: la consegna viene proprio effettuata in questo giorno.
La storia di Sant’Ambrogio: un politico che diventò vescovo
Secondo la tradizione, Aurelio Ambrogio, poi conosciuto con il nome di Sant’Ambrogio, è nato nella città di Augusta Treverorum in Germania tra l’anno 339 e 340 dopo Cristo. Oggi quella città è nota con il nome di Treviri e si trova nella regione tedesca della Renania Palatinato. In quel periodo la cittadina faceva parte della cosiddetta Gallia Belgica che è stata una provincia dell’Impero Romano.
In questo territorio il padre di Sant’Ambrogio aveva un ruolo molto importante dal punto di vista politico in quanto esercitava la carica di prefetto del Pretorio delle Gallie. La sua era una nobile famiglia che apparteneva alla prestigiosa Gens Aurelia. Era già convertita al cristianesimo da diverse generazioni e c’è stata anche un’altra Santa in famiglia, Santa Sotere.
Sant’Ambrogio era stato destinato ad una vita nell’ambito amministrativo seguendo un po’ le orme del padre. Dopo la prematura morte di quest’ultimo, la famiglia decise di fargli frequentare a Roma le migliori scuole, consentendo a Sant’Ambrogio di avere un ruolo attivo nella vita politica della città. Esercitò la professione dedicata alla avvocatura di una città che attualmente farebbe parte del territorio della Serbia per poi essere destinato all’incarico di Governatore in quella che un tempo era la provincia romana Aemilia et Liguria.
La sede era a Milano e si fece subito apprezzare per le sue capacità di mediazione e di pacificazione tra i contrasti che all’epoca erano piuttosto forti tra ariani e cattolici. Nell’anno 384 morì il vescovo Aussenzio di Milano e c’erano tumulti piuttosto preoccupanti, tant’è che è Sant’Ambrogio se ne volle occupare in prima persona in maniera tale che la nomina del nuovo vescovo potesse avvenire nella totale trasparenza.
Lui si trovava all’interno della chiesa quando, secondo le ricostruzioni storiche, si sentì la voce di un bambino che disse: Ambrogio vescovo. A questa voce se ne unirono tante altre fino ad arrivare all’unanimità della folla presente in chiesa. La popolazione voleva un nuovo vescovo cattolico ma Sant’Ambrogio non si sentiva pronto per questo genere di incarico e cercò in tutti i modi di rifiutare. Tentò in vari modi di perdere l’incarico, ma ad un certo punto si arrese convincendosi che quella fosse la volontà di Dio.
Si fece battezzare presso il battistero di Santo Stefano alle Fonti e poi, il 7 dicembre del 374, fu ordinato vescovo. Durante la sua vita e lo svolgimento di questo incarico ecclesiastico, si fece apprezzare per gli impegni pastorali, la politica ecclesiastica sempre attenta, i rapporti con la corte imperiale e per una importante opera culturale di cui ancora oggi se ne può apprezzare la qualità. Inoltre fu un innovatore per quanto riguarda il canto liturgico, il rito Ambrosiano e molto altro. Ci sono poi tante leggende che riportano a miracoli che il santo milanese avrebbe fatto durante la sua vita e dopo la morte.
Gli altri Santi del Giorno
Il 7 dicembre non è soltanto il giorno in cui si ricorda la figura di Sant’Ambrogio ma anche quello in cui ci sono tanti altri personaggi che si sono fatti apprezzare, come San Savino che è stato vescovo di Spoleto ed è morto martire. Inoltre ci sono anche San Giovanni Esicasta, Santa Fara, San Carlo Garnier, Santa Maria Giuseppa Rossello, Sant’Urbano e Sant’Atenodoro.