Elon musk è tornato in queste ore sotto i riflettori per via di un post che lo stesso ha pubblicato su X, la piattaforma ex Twitter di sua proprietà. Il numero uno di Tesla e SpaceX ha fatto sapere che chiunque pubblicherà la frase “From the river to the sun”, tradotto in “Dal fiume al mare”, sarà sospeso in quanto quel termine, come spiega Musk “implica genocidio“. L’uomo più ricco al mondo ha quindi aggiunto che: “chiunque invochi il genocidio verrà sospeso”.
Il problema deriva dal fatto che, come fatto notare da numerosi addetti ai lavori, alcuni account sionisti che nelle ultime settimane, da quando è scoppiata la guerra lungo la Striscia di Gaza, hanno pubblicato frasi del tipo “appiattire Gaza”, “trasformarla in un parcheggio”, “cancellare il loro intero patrimonio genetico dalla faccia della terra” sono ancora attivi sulla stessa piattaforma. Ma cosa significa «From the river to the sea Palestina will be free»? Apparentemente si tratta di una frase banale, che significa “la Palestina sarà libera dal fiume al mare”, ma da quando è scoppiato il conflitto, dallo scorso 7 ottobre, è divenuta una degli slogan del popolo pro Palestina che da anni rivendica i territori dove al momento si trova Israele.
ELON MUSK BANNA LO SLOGAN PRO PALESTINA DA X: LA PRECEDENTE POLEMICA SUL POST ANTISEMITA
Elon Musk che sempre nelle scorse ore era finito nella bufera in quanto aveva di fatto appoggiato un messaggio antisemita pubblicato sempre su X. «Hai detto la verità», ha scritto il fondatore di Tesla replicando ad un post in cui si affermava che le «comunità ebraiche stanno spingendo lo stesso tipo di dialettica di odio contro i bianchi che vogliono non sia usata contro di loro». Musk ha quindi precisato che il principio «non si estende a tutte le comunità ebraiche», per poi spiegare «A rischio di essere ripetitivo, sono profondamente offeso dai messaggi dell’Anti Defamation League e di altri gruppi che spingono de facto razzismo anti-bianchi o anti-asiatici, o razzismo di ogni forma».
Parole che hanno spinto ad intervenire anche la Casa Bianca «È inaccettabile ripetere le orrende bugie a un mese dal peggiore giorno per gli ebrei dall’Olocausto – le parole del portavoce Andrew Bates riportate da IlGiornale.it – Condanniamo nei termini più duri questa ripugnante promozione dell’antisemitismo e dell’odio razzista, che sono contrari ai nostri valori».