Lina Sastri, grande attrice di teatro e cinema, è stata ospite stamane del programma di Rai Uno, Uno Mattina in famiglia. Lina Sastri è in scena nei teatri in questi giorni con uno spettacolo dedicato a Eduardo De Filippo, quello che la stessa artista definisce il suo maestro: “Ho avuto la fortuna, all’epoca ero troppo piccola e non me ne rendevo conto, di incontrare il grande maestro. Il problema dei giovani d’oggi è che hanno bisogno di riferimenti, io sono stata fortunata, ho cominciato con lui come comparsa, senza dire una parola, poi una battuta, poi due, poi Natale in casa Cupiello e ho fatto la mia strada”.
Quindi ha continuato: “In questo ‘Eduardo mio’ – il nome del suo show teatrale – racconto ciò che mi ricordo e che lui ha seminato dentro di me ma che all’epoca non sapevo, io lo definisco maestro di vita non a caso, era una persona di grande sensibilità, di profonda anima, mi capiva anche se io ero piccolo piccolo e lui era vecchio vecchio”.
LINA SASTRI: “NOI DONNE DEL CINEMA…”
Lina Sastri ha proseguito: “Con me in scena ci sono 5 musicisti straordinari che mi accompagnano in questo viaggio e che parlano di lui raccontandolo con la musica”. Lina Sastri ha proseguito parlando della libertà di ogni artista, spiegando: “Se fai l’artista hai questo privilegio di essere libero, se non fai l’artista non lo sei spesso. Hai questa possibilità di stare su un palcoscenico, l’artista è nudo davanti a se stesso prima di far passare attraverso la sua anima le emozioni di comunicare”.
Poi ha precisato: “Io ricordo che quando decisi di fare l’attrice a 17 anni, sono fuggita di casa per farlo, lo feci dopo aver visto un piccolo teatro di preti, vidi un palcoscenico che recitava e intuì’ ed ebbi la sensazione precisa e chiara che lì si poteva essere liberi”. Infine sulle donne nel mondo del cinema: “Lo sguardo femminile è diverso da quello maschile, noi abbiamo un corpo in cui può crescere una creatura, pensa tu la differenza, basta la natura a raccontarlo. Noi donne siamo coraggiose, rischiamo, anche se scelte possono essere rischiose, siamo felici di questa differenza che si porta anche nell’arte”, per poi precisare: “Io amo la danza e avrei voluto fare la ballerina”.