“Spaccaossa” o “bone smashing”, è questo il nuovo pericoloso e folle trend che sta spopolando su Tik Tok in questi mesi. I giovani, come ricostruito da Cbs News, vengono incoraggiati a colpirsi il viso con un martello o un altro oggetto contundente con l’obiettivo di causarsi delle fratture, nella speranza di rimodellarlo a proprio piacimento. Le parti del volto più prese di mira sono la mascella e il naso.
I partecipanti non sembrano avere alcuna paura delle ripercussioni che può avere questa violenta pratica. Il rischio, tuttavia, è di creare danni permanenti, non soltanto estetici. “Onestamente non avrei mai pensato di specificare una cosa del genere, ma per favore, non rompetevi intenzionalmente le ossa in faccia: oltre a fare male, poi devono guarire da sole e non è detto tornino come prima, possono assumere posizioni anormali. Le fratture possono portare a complicazioni di salute se non vengono guarite adeguatamente”, ha affermato il medico americano Prem Tripathi proprio in un video pubblicato sul social network.
“Spaccaossa”, il nuovo folle trend su TikTok: martellate sul viso per rimodellarlo, l’allarme degli esperti
I professionisti che si stanno esponendo in prima persona per fermare il trend dello “spaccaossa” o “bone smashing” sono numerosi. “Quando ne ho sentito parlare, ho pensato che fosse la cosa più pazza di questi tempi”, ha ammesso il dottor Ben Schultz. I sostenitori di questa pratica seguono la legge di Wolff, un chirurgo tedesco che nel XIX secolo sostenne che le ossa si adattano allo stress posto su di loro.
“C’è una falsa convinzione secondo cui quando le ossa guariscono, diventano più forti e si sistemano. Questa teoria però non è sostenuta dalla scienza. ”, ha commentato l’esperto. “Durante la guarigione di qualsiasi tessuto cicatriziale, che si tratti di ossa, pelle o muscoli, in realtà si raggiunge solo l’80% della forza originale. Ecco perché se le persone hanno ferite, spesso tendono a ferirsi nuovamente in quei punti. È una pratica che può portare a lesioni gravi o danni irreversibili”.