Piotr Zielinski lascia il ritiro della Polonia per tornare a Napoli, ma non a causa di un infortunio. La Federcalcio polacca nella sua nota ha comunicato che il giocatore ha riportato un «problema di angina». Il club partenopeo è in ansia e sta aspettando il fantasista per sottoporlo ad indagini più approfondite con lo staff medico per fare chiarezza sulle condizioni del calciatore. Anche se il termine angina viene associato quasi sempre a problemi cardiaci, per Zielinski invece non sarebbe così.
La Polonia aveva spiegato che, «nonostante le cure immediate, le condizioni» di Zielinski «non sono migliorate abbastanza da consentirgli di prendere parte all’allenamento e alla partita di martedì». Quindi, è stato deciso di farlo tornare a Napoli. Come ricostruito dal Corriere della Sera, da esami più approfonditi nelle ultime ore è emerso che l’ipotesi più estrema è scongiurata: l’angina di cui soffre il giocatore non sarebbe di natura cardiaca ma «streptococcica», quindi di natura infettiva ma alla gola. Una specie di tonsillite, come chiarito anche dal Napoli.
ZIELINSKI TORNA A NAPOLI: I PRIMI SOSPETTI SUL COVID
Piotr Zielinski non aveva partecipato alle due partite della Polonia a causa di «uno stato influenzale». In molti avevano ipotizzato che avesse contratto il Covid, al punto tale che la Federazione polacca era intervenuta per smentire questa eventualità. Il fantasista del Napoli aveva contratto il Covid due volte negli anni passati, in un’occasione anche in maniera molto significativa, infatti la moglie era intervenuta sui social per un appello: «State attenti, non è una influenza qualsiasi».
C’è stato anche un altro episodio a destare allarme, risalente a due anni fa. Era il 12 dicembre del 2021 e il Napoli giocava contro l’Empoli, quando il centrocampista era stato sostituito dopo 22 minuti di partita per quello che in apparenza sembrava un attacco cardiaco. Zielinski, infatti, lamentava dolore al petto. Sottoposto a tutti i dovuti accertamenti, Zielinski in realtà era stato vittima di un attacco di panico.
COS’È ANGINA E QUALI SONO I SINTOMI
L’angina che è stata diagnosticata a Piotr Zielinski è un’infiammazione alla gola, quindi non va confusa con l’angina pectoris. Nel linguaggio medico, spiega Treccani, si tratta di denominazione generica «dei processi morbosi a carico del palato molle, dell’ugola e delle tonsille». Per quanto riguarda i sintomi, sono caratterizzati da «dolore e senso di costrizione alle fauci, difficoltà nella deglutizione, e accompagnati per lo più da febbre». L’angina, dunque, è molto simile a una tonsillite.
Se l’angina è batterica (streptococco) bisogna sottoporsi a visita medica e, se prescritti, assumere antibiotici. Ma è anche importante bere molta acqua. Se virale, invece, viene curata a livello sintomatico. Solitamente la guarigione avviene in una settimana circa. La rimozione delle tonsille in alcuni casi viene raccomandata nei bambini in casi di angina grave e ricorrente, più raramente tra gli adulti.