Abdul Bari Omar, rappresentate dei talebani in Afghanistan, ha tenuto un comizio segreto ed apparentemente non riconosciuti, nella più importante e grande moschea della Germania, a Colonia. Un evento che ha aperto subito ad accese polemiche, specialmente da parte dello stesso governo tedesco, che ci ha tenuto a prendere le distanze, sottolineando la sua totale estraneità all’accaduto, che non ha ottenuto alcun permesso legale. Contestualmente, si cerca di capire come il rappresentate dei talebani abbia fatto ad accedere alla Germania, peraltro senza che nessuno lo individuasse, dato che il governo tedesco (in linea con gli altri grandi attori occidentali), non ha mai riconosciuto ufficialmente il regime talebano che è stato istituito in Afghanistan dopo che gli americani hanno ritirato l’esercito.
I commenti al comizio dei talebani in Germania
Non è esattamente chiaro cosa il rappresentate dei talebani abbia detto durante il comizio in Germania, reso noto sul suo account Twitter dallo stesso Abdul Bari Omar. Secondo quanto riferito dal portavoce del capo talebano, Zabihullah Mujahid, in un altro post su Twitter, invece, nel corso del comizio Bari Omai “ha incoraggiato i partecipanti afghani a tornare nel Paese e a utilizzare i loro capitali per contribuire alla ricostruzione e allo sviluppo del Paese, dicendo loro che la sicurezza è tornata”.
Immediata la reazione dei rappresentati politici della Germania al comizio del talebani, con una netta presa di distanza da parte del Ministro degli Interni, secondo il quale si tratta di un fatto “del tutto inaccettabile. Nessuno può offrire una piattaforma agli islamici radicali in Germania”, sottolineando che il regime talebano “è responsabile di massicce violazioni dei diritti umani”. Posizione simile a quella del Ministro degli Esteri, che oltre a sottolineare che non sia stato rilasciato alcun visto di accesso alla Germania per il rappresentate dei talebani, ha condannato il loro regime, spiegando che finché “calpesteranno palesemente i diritti umani, in particolare delle donne e delle ragazze” non potranno mai essere riconosciuti dal governo tedesco.