Andrea, lo zio di Giulia Cecchettin, è tornato a parlare a Dritto e Rovescio dopo il ritrovamento del cadavere della ventiduenne. “Giulia è tornata, ma non come avremmo voluto. Noi speravamo che fosse ferita, in difficoltà. Il lumicino di speranza si è spento ieri”, ha affermato. Intanto, Filippo Turetta è stato arrestato per l’omicidio. La sua fuga si è conclusa in Germania. “Gli ho chiesto di tornare, l’ho scusato fino all’ultimo. Gli ho offerto il perdono affinché ce la riportasse. Adesso nei suoi confronti non può esserci più il perdono, ma la sua famiglia è vittima come noi”.
Il padre di Filippo nelle scorse ore era presente alla fiaccolata che si è svolta in memoria della giovane. “Ho provato a fermarlo per un abbraccio. Inizialmente mi aveva detto di sì, poi forse non se l’è sentita davanti alle telecamere. Io volevo dirgli che ho un senso di solidarietà nei suoi confronti. Dovremmo farci vedere uniti in questo dolore. Noi nella perdita di Giulia, loro nella sofferenza di avere un figlio che ha fatto un danno enorme. La famiglia di Filippo non c’entra assolutamente, chi osa incolpare i genitori non deve trovare ragione. Io spero di non andare contro ad altri pensieri della mia famiglia, ma penso questo. Ho avuto modo di parlare con due persone per diverso tempo, le ho trovate provate e con un dolore enorme, forse più grande del nostro. Immaginavano che fosse successo qualcosa, che l’allontanamento fosse forzato e dovuto solo a Filippo. Avevano addosso la paura che Filippo avesse fatto male a Giulia e anche quella che si potesse suicidare. Io fin dal primo momento ho cercato di rassicurarli, perché ho compreso che sono persone semplici e buone”.
Giulia Cecchettin, lo zio Andrea: “Genitori di Filippo vittime come noi”. La vicinanza
Il padre di Filippo Turetta non ha voluto rilasciare dichiarazioni né mostrarsi davanti alle telecamere, ma ricambia la vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchettin. “È venuto alla fiaccolata perché si è sentito di partecipare al dolore che la comunità sta provando. È un dolore che lui stesso prova. Vuole abbracciare la famiglia di Giulia ed esprimergli la sua solidarietà. È un dolore comune per entrambe le famiglie, anche se in maniera diversa”, ha affermato l’avvocato del ventiduenne. “Ho avuto modo di parlare anche con il legale tedesco di Filippo. Mi ha detto che lo ha trovato molto provato e preoccupato. Ha dato il consenso ad essere estradato”, ha aggiunto.
Lo zio Andrea, da parte sua, ha ribadito la condanna nei confronti del killer della nipote: “Io ribadisco la mia vicinanza nei confronti della famiglia, ma non per Filippo. L’ha fatta grossa ed è giusto che la giustizia faccia il suo corso. Mi dispiace tanto che un ragazzo così giovane non sia riuscito a gestirsi. A 22 anni si è uomini. Non si può arrivare a tanto. È l’età delle prime fidanzate e se ne trovano anche tante volendo. Non serviva avere Giulia”, ha concluso.