I messaggi al governo ma anche alla sua segretaria, Stefano Bonaccini a 360 gradi ai microfoni della Stampa. Il governatore dell’Emilia-Romagna ha lanciato diversi segnali nella lunga chiacchierata con il quotidiano torinese, a partire dal monito a Elly Schlein in vista delle elezioni europee in programma nel 2024: “Disponibilità alla candidatura? In questo momento c’è una sola priorità per me e si chiama Emilia-Romagna”. Bonaccini si è poi soffermato sul rifiuto della Schlein di fronte all’invito di FdI e del premier Meloni di partecipare ad Atreju: “Se si vuole un confronto costruttivo, bisogna ripristinare i fondamentali. Basta vedere il tentativo di limitare il diritto allo sciopero dei lavoratori. E’ una destra che fatica a tollerare il dissenso, pratica a fatica la collaborazione istituzionale, occupa tutti gli spazi possibili”.
La riflessione di Bonaccini
Bonaccini si è poi scagliato contro il governo, invocando uno sforzo delle opposizioni a mettersi insieme e impedire la demolizione della sanità pubblica. Una riflessione anche sulla contromanovra del Pd: “Con una risposta forte in termini di risorse e personale, per ripristinare il diritto alla salute delle persone, negato dalla destra. Nella legge di bilancio mancano all’appello miliardi di euro e stiamo tornando fanalino di coda in Europa per la spesa sanitaria. Ci sono blocchi alle assunzioni di medici e infermieri e non si permette ai ragazzi di iscriversi alla facoltà di medicina – le parole di Bonaccini – E poi ci sono vincoli di spesa che impediscono di abbattere le liste d’attesa per esami e prestazioni. Chi può permetterselo paga e si cura, gli altri si arrangino. È inaccettabile”. E ancora: “Le risorse vanno recuperate dall’evasione fiscale, che invece il governo incoraggia con nuovi condoni. E per abbattere le liste d’attesa ora serve tutto, compreso il contributo del privato accreditato. Ma la risposta principale è formare e assumere più professionisti. E pagarli meglio”.