Serve anche un patto scuola-famiglie per combattere la violenza sulle donne e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è pronto fare la sua parte. Da Napoli, dove si è recato per la presentazione dei progetti di Agenda Sud per potenziare l’offerta formativa, cita la frase della sorella di Giulia Cecchettin per proporre una sua riflessione: «Non bisogna bruciare tutto, ma il maschilismo, anzi il machismo sì». La politica deve fare la sua parte, iniziando dall’evitare le polemiche, «anche un po’ squallide», aggiunge – come riportato dal Mattino – in riferimento al caso Alessandro Amadori. «La scuola ha un ruolo decisivo, deve soprattutto saper motivare i ragazzi, valorizzare i loro talenti, abituarli al rispetto delle regole e al senso di lavorare per la comunità».
Per Valditara bisogna mettere al centro la persona e il rispetto. «Anche la lotta contro la violenza di genere rientra in quella più ampia visione di una scuola che è improntata al rispetto della persona». Per quanto riguarda il progetto di “educazione affettiva e sentimentale”, è emerso che coinvolgerà solo le superiori e sarà su base volontaria, ma Valditara non si sbilancia, limitandosi a dire che invece per gli studenti più piccoli «ci saranno corsi di educazione civica, in cui si parlerà di parità di genere, di rispetto tra le persone».
VALDITARA “SERVONO GENITORI PRESENTI E AUTOREVOLI”
Come riportato dal Mattino, il ministro Valditara affronta anche la questione delle “intemperanze” ai danni dei professori. «Il ricorso alla violenza, le sfide agli insegnanti sono frutto della deriva social. Abbiamo bisogno di genitori presenti, autorevoli, che sappiano dire dei no. La scuola deve sostenerli, stimolarli. Occorre ricostruire una grande alleanza tra famiglia e scuola». A proposito degli interventi di Agenda Sud, sottolinea che «non è più accettabile che sul piano formativo l’Italia sia spaccata in due». Ma non va interpretata come una bocciatura del sistema basato sull’autonomia scolastica, che non c’entra nulla.
«Tutti gli indicatori internazionali testimoniano questo gap, da superare assolutamente. Con Agenda Sud finanziamo interventi per 256 milioni nelle scuole del Mezzogiorno con maggiori difficoltà: in tutto duemila primarie e 245 scuole medie e superiori. Alla Campania andranno 63 milioni e 320mila euro, destinati a tutte le scuole primarie e a 28 secondarie do primo e secondo grado». Valditara precisa che non sono risorse distribuite a pioggia. «Per la prima volta si fa un ragionamento strategico. Si tratta di interventi mirati, studiati dall’Invalsi». Il ministro dell’Istruzione si dice pronto anche per una sfida delicata: «Nel medio-lungo periodo sarà la scuola a sconfiggere la criminalità. Si tratta di creare una filiera che accompagni il ragazzo nella sua formazione fino al mercato del lavoro».