A Storie Italiane il caso della 26enne di Bologna Giorgia, che ha rischiato la vita dopo essere stato aggredito dall’ex alla vigilia di Natale: dopo aver assunto droghe l’ha accoltellata, arrivando quasi ad ammazzarla: “Arriva a casa mia, non ricordo ad oggi se mi ha chiamato o ha aperto la porta con le chiavi. Io ero appena sveglia, non ero lucida, ho notato dopo che era sotto l’effetto di stupefacenti, ho cercato di invitarlo più volte ad andare via ma non se ne è voluto andare via”.
E ancora: “Volevo mandarlo via perchè volevo evitare che i figli vedessero una scena del genere, del padre messo in quello stato. Ho provato anche a scrivere a mio padre, ho provato a dire al mio ex che avrei chiamato i carabinieri e questa cosa lo ha fatto infuriare ancora di più e poi è successo quello che è successo”. L’ex a quel punto l’ha colpita più volte con le forbice, rischiando di morire dissanguata. A salvarla, oltre agli operatori del 118, anche il figlio di 8 anni che in strada ha chiamato aiuto: “E’ grazie a lui che ad oggi sono qui, in quelle situazioni un bambino deve essere davvero forte per gestire una situazione del genere, devo tutto a lui e sono felice”.
GIORGIA, 25ENNE ACCOLTELLATA CON LE FORBICI DALL’EX: LE PAROLE DEL SUO AVVOCATO
L’avvocato di Giorgia ha aggiunto: “E’ a processo per tentato omicidio oltre che per altri reati. Ha chiesto la perizia psichiatrica e il Gip l’ha rigettata ritenendo che non vi fossero elementi. L’incapacità deve derivare da una grave intossicazione e se non c’è l’essere sotto gli effetti di stupefacenti è un’aggravante non un’attenuante. Il pm ha chiesto 15 anni di carcere”. Storie Italiane ha trattato anche il caso di Sibora, una ragazza spagnola che abitava in Italia e che è stata uccisa dal suo ex, ma il suo cadavere ritrovato solo 9 anni dopo: “Dopo aver accoltellato la compagna – le parole della madre in studio a Storie Italiane – il suo datore di lavoro mi ha mandato un messaggio… Lei mi aveva parlato di quest’uomo ma non me ne aveva mai parlato male, la sua amica invece si mi ha detto che la picchiava, io ho scoperto la verità solo 9 anni dopo. Pensavo ad un incidente, l’ho rivisto anche dopo che mia figlia era scomparsa, veniva a casa mia, mi diceva che lui era innocente”.
L’avvocato della donna ha spiegato: “La polizia era intervenuta tre volte in quella casa (dove è stato poi rinvenuto il cadavere di Sibora ndr) ma non potevano pensare che ci fosse una intercapedine. Lui non ha confessato l’omicidio di Sibora, se l’è fatto scappare dopo essere stato arrestato per aver ucciso l’altra ragazza: vedendo l’immagine di Sibora fra le donne scomparse ha sussurrato: ‘Anche lei ho ucciso e l’ho messa nel muro’, poi dopo ha ritrattato ma la polizia con una tecnologia ha verificato che ci fossero tracce particolari nella casa e hanno rinvenuto questa intercapedine e poi hanno scoperto che c’era il suo cadavere sistemato in un modo abbastanza macabra”.
LA STORIA DI GIOVANNA, PERSE LA MADRE E LA NONNA NEL 1985 A SEGUITO DI UN DUPLICE OMICIDIO
Storie Italiane ha infine raccontato la storia di Giovanna, che nel 1985 ha dovuto vivere l’assassinio della mamma e della nonna per mano del padre: “Mia madre incontrò questo uomo molto più grande di lei e se ne innamorò, poi si sposarono ed ebbero me e mio fratello: da quel momento iniziò l’inferno. Lei è stata violentata fisicamente, psicologicamente ed economicamente tutti i giorni, mia mamma veniva minacciata nel letto con un coltello, non poteva uscire e andare a lavorare, lui non la voleva indipendente”.
Giovanna ha quindi proseguito: “Tutte le sere era massacrata di bastonate, avevamo sempre i carabinieri a casa. Un giorno decise di separarsi, andammo a vivere a casa di nonna materna. La notte fra il 5 e il 6 aprile del 1985 a mezzanotte suonarono, mia nonna gli aprì e lui gli sparò a brucia pelo. Io avevo 5 anni, mi misi davanti a mia madre ma lui mi spostò e sparò a mia madre, e fu trovata sotto al letto morente”. E il padre? “Mi ha minacciato dal carcere, lui adesso è libero, ha scontato 27 anni di galera. Non mi ha mai chiesto scusa ma mi ha chiesto di stargli vicino nella vecchiaia, penso che sia una proposta oscena”.