Gino Cecchettin, papà di Giulia, la giovane uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, non smette di combattere. A pochi giorni dal rinvenimento del corpo della figlia, ha partecipato all’inaugurazione di due panchine rosse all’Università di Padova, installate in memoria della giovane, laureanda in Ingegneria biomedica e uccisa dall’ex proprio a pochissimi giorni dalla laurea. Pieno di dolore ma anche di speranza il suo discorso ai ragazzi presenti, che ha invitato a fare tesoro della tragedia che ha investito la giovane.
“Voi siete il futuro, e ognuno di voi sta cercando di capire cosa è mancato a tutti i livelli, dai docenti agli studenti, ai genitori, perché anche io mi faccio delle domande, e magari confrontandoci, cerchiamo di capire cosa si può fare, trovare un protocollo, un modo per poter sradicare la violenza, in particolare la violenza sulle donne” ha dichiarato Gino Cecchettin, che da quando sua figlia è sparita, ormai due settimane fa, non ha mai smesso di lanciare messaggi positivi in memoria della ragazza.
Gino Cecchettin: “Da questa tragedia deve nascere qualcosa”
Agli studenti raccolti nel cortile di Ingegneria, Gino Cecchettin ha lanciato un appello importante: “Non potevo esimermi dall’essere qui dove Giulia ha passato gli ultimi anni di studio; anch’io sono un ex studente della facoltà, non sono riuscito a completare il percorso, per questo invito ed esorto gli studenti a tener duro e andare avanti altrimenti avrete un rimorso molto grande per tutta la vita. Però oggi siamo qui per Giulia, e dobbiamo ricordare che da questo tragico evento deve nascere qualcosa” riporta SkyTg24.
Per il padre di Giulia “vanno bene i messaggi che state dando, vanno bene il silenzio, il rumore, ma quelli poi finiranno, quindi io voglio che tutti i giorni ognuno di noi guardi nella propria vita cosa fare per migliorarla, non nei propri confronti ma nei confronti della persona amata, delle persone vicine, degli amici e soprattutto delle donne. Questo mi sento di dire dal cuore, io mi muoverò perché qualcosa positivo nasca. Giulia non me la ridà nessuno, ma dalla morte di Giulia voglio far nascere tante belle iniziative”.