Coca Cola sta realizzando un piano con due principali sfide: usare meno plastica nei packaging e ridurre gli zuccheri delle bibite. Il progetto è a lungo termine, soprattutto per quel che concerne il primo obiettivo. Per i produttori di bevande di tutto il mondo, l’obbligo di ridurre l’inquinamento è infatti un tema scottante ormai da tempo. È per questo motivo che il processo va avanti, passo dopo passo.
È da oltre quindici anni, come riportato da Le Figaro, che gli 85 ricercatori del centro europeo di ricerca e sviluppo del colosso Coca-Cola Company, con sede a Bruxelles, lavorano per aiutare i gruppi che imbottigliano i propri marchi a immaginare l’imballaggio del futuro. Le soluzioni proposte sono diverse: Plastica PET (polietilene tereftalato) riciclabile e riciclata, bottiglie di carta rigida, bottiglie di vetro e plastica di origine vegetale tra queste. “Non esiste un materiale o un contenitore ideale in assoluto. Bisogna trovare il materiale, il formato e l’imballaggio più adeguati per un dato paese, un dato uso e un dato luogo di consumo”, ha sottolineato Diego Lugagne, responsabile dell’innovazione del packaging per la zona Emea. Al di là della scelta del contenitore, inoltre, consigli apparentemente innocui permettono anche di risparmiare tonnellate di plastica. È il caso dei colli più stretti e corti.
Coca Cola vuole ridurre gli zuccheri e usare meno plastica: il piano
L’altro obiettivo di Coca Cola è quello di ridurre gli zuccheri nelle sue bevande. In parte, è stato soddisfatto, ma l’azienda vuole ancora più risultati. Solo in Europa, il gruppo possiede più di 180 marchi di bibite, tè freddi, bevande alla frutta e bevande energetiche. “L’80% delle nostre innovazioni europee vengono create in questo laboratorio. I 1.600 ingredienti che abbiamo in loco ci permettono di creare centinaia di nuovi prodotti all’anno. Si tratta in media di una nuova ricetta al giorno”, ha affermato Gary McElyea, direttore europeo per la salute e la nutrizione.
Il brand è ancora associato fin troppo al cibo spazzatura. L’obiettivo di conseguenza è innanzitutto quello di abituare gradualmente i propri clienti ai gusti meno dolci e ci si sta riuscendo con le varianti Zero e simili, che utilizzano dolcificanti. Le vendite sono in crescita da anni. Tuttavia, gli edulcoranti sono oggetto di critiche in alcuni mercati, come in Francia. L’azienda ha dunque deciso di puntare anche su un’altra leva: la commercializzazione di nuove bevande come il tè freddo Fuze Tea, lanciato nel 2018, o la recente linea di limonate e acque toniche Royal Bliss. Il colosso americano sta cercando di dipendere sempre meno dal suo marchio storico.