Manuela Arcuri, in una intervista al Corriere della Sera, ha parlato del suo rapporto con gli uomini. “I ragazzi avevano paura di corteggiarmi, mi sentivano inarrivabile. A un fidanzato dissi: ti concedo una seconda chance. Lo adottai come metodo. Poi c’era chi dovevo tenere a bada, mai situazioni pesanti, tranne un ragazzo che partiva dalla Sicilia e stazionava davanti casa a Latina. Gli diedi il telefono: errore, dovetti cambiarlo. Non lo denunciai, all’epoca non usava”, ha ricordato.
Un aneddoto piuttosto bizzarro che invece balzò agli onori della cronaca rosa è quello che ha visto protagonista un arabo. “Era originario di una famiglia di petrolieri. Mi aveva visto su una rivista. In estrema sintesi, mi scelse da lì. Mi fece cercare dagli scagnozzi che lo aiutavano per hotel e spostamenti. Ci incontrammo a Saint Tropez. Era carino, simpatico, iniziò piano la storia, io mi presentai con un’amica. Era un bell’uomo sui 35, in Italia vestiva all’europea, quando andammo a Dubai era un arabo. Sarei dovuta diventare la sua terza moglie. Non poteva durare. Aprii gli occhi, la favola finì”.
Manuela Arcuri: “Un arabo si innamorò di me da una rivista”. Il rapporto con il marito
L’amore vero della vita di Manuela Arcuri, tuttavia, è il marito Giovanni. “C’è molta complicità. La prima volta ci siamo sposati a Las Vegas, il cerimoniere parlava un inglese stretto e non capivo nulla, chissà cosa ho detto. Un anno e mezzo fa ci siamo risposati al Castello Odescalchi di Bracciano, io in bianco, ho voluto la tradizione”, ha raccontato. Dalla loro unione è nato Mattia, che adesso ha 10 anni. “Sono una mamma apprensiva. Mi sono presa del tempo per stare con lui. La scorsa estate siamo stati in vacanza in Sardegna insieme, molto diverso da quando ero giovane. Le cose cambiano Per un periodo c’è stato solo mio figlio. Ora sono tornata al cinema”, ha concluso.