Il bombardino, che per mezzo secolo ha accompagnato gli sciatori sulle numerose piste italiane, rischia ora di sparire per decreto governativo. La ricetta della bevanda prevede cinque tuorli d’uovo, 60 grammi di zucchero, 60 millilitri di brandy: il suo inventore, Aldo Del Bò, lo ideò nel periodo in cui gestiva gli impianti di risalita all’ex Tea del Vidal di Livigno nel 1972, ricorda Libero. Negli anni sono state sviluppate poi anche altre due varianti: al posto del brandy può infatti esserci anche il whisky o il rum. Cinquant’anni dopo, però, la bevanda alcolica è a rischio. Il DL40 del 2021 ha infatti bandito l’alcol dalle piste da sci.
Il provvedimento è stato approvato un paio di anni fa. Nell’articolo 31 viene disposto il divieto di “sciare in stato di ebbrezza in conseguenza di uso di bevande alcoliche e di sostanze tossicologiche”. Ma quando possiamo parlare di stato di ebbrezza? Il riferimento potrebbe essere ai limiti oggi previsti dal Codice della Strada: 0,5 grammi di alcol per litro di sangue per lo stato di ebbrezza con conseguenti sanzioni amministrative e oltre 0,8 grammi per litro la responsabilità penale. Altre interpretazioni più restrittive ritengono però che vi sia l’obbligo di astenersi dal bere alcolici totalmente, come accade per alcune categorie, come camionisti o neopatentati.
Il bombardino sparisce dalle piste da sci?
L’Anef (Associazione nazionale esercenti funiviari) ha chiesto un chiarimento al ministro dello Sport Andrea Abodi: c’è bisogno al più presto di comprendere quale sia la corretta interpretazione della norma. In attesa di comprendere quale sia il limite previsto dal DL40 del 2021, lo stato di ebbrezza andrà comunque misurato. Sulle piste da sci ci sarà dunque la strumentazione per l’alcoltest e per i test rapidi per verificare l’assunzione di sostanze stupefacenti. Nel comma2 si legge: “Gli organi accertatori possono sottoporre gli sciatori ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili”.
Chi avrà un tasso alcolemico oltre il limite riceverà una multa che varia dai 250 ai 1.000 euro. In attesa di capire quali siano i limiti previsti dal decreto legislativo, dunque, il bombardino resta in bilico. Il cocktail ha una gradazione alcolica molto alta che raggiunge anche il 30%. La bevanda contiene per due terzi zabaione (liquore all’uovo con zucchero e marsala) e per un terzo brandy, ma come abbiamo già detto è possibile anche sostituirlo con rum o whisky. Il tutto va poi guarnito con panna montata, da spolverare con cacao o cannella.