Ilaria Capua, laureata in medicina veterinaria e virologa, intervistata a La Stampa, ha voluto dire la sua anche in merito alla crisi ambientale che stiamo affrontando. Su più fronti si parla infatti di allarme per il nostro pianeta e per il conseguente cambiamento climatico. Ma ciò su cui la dottoressa ha voluto porre l’attenzione è la superficialità con cui a volte viene considerata questa problematica. La stessa infatti vuole mettere sullo stesso piano d’importanza la salute del pianeta con la nostra stessa salute. E anche di questo ha parlato oggi al convegno organizzato da Amref a Torino dedicato a “One Health”, il cui focus era proiettato a una concezione triplice della salute: salute umana, animale e dell’ambiente vanno affrontate insieme.
Ilaria Capua ha messo a confronto anche due eventi apparentemente diversi tra loro ma affini a suo parere, vale a dire il Covid e il cambiamento climatico: “sono sintomi della stessa patologia, ovvero la mancanza di rispetto per ciò che ci circonda. La pandemia ci ha aperto gli occhi su questo rapporto, il cambiamento climatico sta avendo lo stesso effetto. Dopo decine di anni in cui ne parlavano solo gli scienziati, ora lo vediamo tutti. Per il caldo record, gli eventi meteo estremi. Ci stiamo avvicinando a un punto di rottura con un sistema che ci ospita, che è un sistema chiuso “.
CAMBIAMENTO CLIMATICO E PANDEMIE: IL COMPORTAMENTO SOCIALE INCIDE SULLA SALUTE
Ilaria Capua ha poi voluto sottolineare come ciò a cui stiamo assistendo negli ultimi anni non è altro che il frutto del comportamento sociale. La crisi ambientale e il cambiamento climatico si sarebbero infatti ampliati a seguito della mancanza di cura che l’uomo da troppo tempo ha riversato sul pianeta che lo ospita. La virologa ha poi aggiunto: “Le zoonosi, ovvero le malattie che si trasferiscono da animali a uomo sono in crescita a causa dei disequilibri causati dall’essere umano. Oggi lo sappiamo e non possiamo più voltare lo sguardo dall’altra parte.”
Come dunque affrontare tutto ciò? “In maniera multidisciplinare, circolare e sostenibile. Lo stesso concetto di “One health”, molto dibattuto da medici e veterinari, necessita di essere aggiornato. La pandemia, e il nostro modo di reagire al virus, con la diffusione del negazionismo, ha dimostrato che è necessario lavorare anche a livello antropologico, sulla comunicazione e il mondo dell’informazione. Ci sono molti fattori che influenzano la salute pubblica, forze legate al nostro comportamento sociale che vanno affrontate” . Tra questi fattori Capua cita ad esempio l’inquinamento da plastica, che avrebbe ripercussioni sia sulle biodiversità sia sulla stessa salute umana. E quindi ecco la soluzione secondo l’esperta: “Acqua, terra, aria, fuoco. La salute globale è governata dall’equilibrio di questi elementi, e dell’equilibrio che c’è tra di loro. Abbiamo il compito di non perturbare l’equilibrio, e lavorare agli obiettivi di sostenibilità dettati dalle Nazioni unite: così si ottengono benefici ad ampio spettro .”