Marcella Bella ha parlato del suo nuovo disco, Etnea, sulle pagine del Giornale e del Messaggero, manifestando anche il suo desiderio di tornare a Sanremo, che l’ha lanciata con la sua “Montagne Verdi” nel 1972. “Per una manifestazione in cui sono nata”, racconta, “ci sono sempre. Una proposta l’abbiamo fatta, ora bisogna attendere gli annunci ufficiali”. Ma per quanto “mi piacerebbe andare”, sostiene anche che “Sanremo c’è tutti gli anni. Se non ci vado adesso, ci andrò la prossima”. Nel resto dell’intervista, poi, Marcella Bella si è voluta soprattutto concentrare sul suo nuovo disco, che per la prima volta nella sua carriera l’ha vista vestire gli inediti panni della cantautrice, scrivendosi personalmente buona parte dei testi.
Marcella Bella: “Con Loredana Bertè canto contro la violenza sulle donne”
Il disco, spiega Marcella Bella, contiene “l’esperienza accumulata in una carriera iniziata a fine anni Settanta, e l’entusiasmo da ragazzina che mi ritrovo adesso. Ho scritto e firmato diversi pezzi: una volta mi affidavo a mio fratello Gianni, che però oggi non può lavorare come in passato. Procedendo per piccoli passi”, spiega, “ho cominciato a raccontare le cose che sentivo più vicine, capaci di emozionarmi”. Il risultato rappresenta, per lei, “un passo avanti nella mia carriera”, alla quale tuttavia dimostra di “essere fedele”.
Per questa ragione Marcella Bella non ha incluso nel suo disco alcun featuring con artisti giovani ed in voga al momento, che per lei rappresentano “una scorciatoia che hanno già seguito in tanti”. Similmente, gli artisti giovani, con i loro testi difficilmente faranno breccia nel cuore degli ascoltatori, a differenza della sua “Montagne Verdi che la cantano anche i bambini”. I testi dei rapper, infatti, spesso “contengono messaggi violenti che non capisco e non condivido”, al punto che Marcella Bella nel suo nuovo disco ha inserito anche una canzone con Loredana Bertè, con la quale canta “un testo contro la violenza sulle donne“, affrontata “in modo molto delicato”, assieme all’amica di una vita, che “conosco [da] prima che iniziasse a cantare”.