Docente anti-Hamas sospeso dall’Università della California
La celebre università della California ha deciso recentemente sospeso la cattedra del docente anti-Hamas che in occasione di una delle criticate manifestazioni da parte degli studenti aveva criticato i terroristi, auspicandosi che gli “assassini” venissero “uccisi tutti”. Una posizione, la sua, decisamente chiara e, per certi versi, condivisibile, se non altro ben lontana dal manifestato antisemitismo degli studenti.
Secondo quanto riporta Il Foglio, citando il Wall Street Journal, il docente anti-Hamas sospeso dall’università della California, aveva interrotto una manifestazione nel campus il 9 novembre. Agli studenti disse che, secondo lui, gli affiliati di Hamas “sono degli assassini. Dovrebbero essere uccisi tutti”, aveva specificato, “e spero che vengano uccisi tutti“. La sua posizione, d’altronde, era anche piuttosto prestigiosa, trattandosi di John Strauss, tra i nomi più importanti dell’economia dello sviluppo e domestica, nonché ex docente di Yale e dell’Università della Virginia. A nulla, però, è servito il curriculm del docente anti-Hamas, che si è visto sospendere dalla sua posizione proprio in virtù di quella dichiarazione, poi storpiata dai media locali come se avesse attaccato tutto il popolo palestinese.
Il doppio gioco delle università americane
Ma oltre all’assurdità intrinseca della questione del docente anti-Hamas sospeso dall’università della California, la vicenda evidenzia ancora una volta (purtroppo) il doppio gioco delle università americane. Infatti, mentre chi manifesta contro i terroristi palestinesi viene allontanato, chissà peraltro per quanto tempo, chi esprime pensieri contro Israele, il popolo ebraico o il sionismo in generale continua ad insegnare.
Opposto alla vicenda del docente anti-Hamas sospeso, infatti, è quella del collega della stessa università della California, Osman Umarji, che in una conferenza ha detto che “i sionisti sono criminali e animali assetati di sangue”, definendo l’attacco di Hamas “il dono di Allah al mondo”. Ancora, Sean Molloy, anch’egli docente in California, ha definito “il boicottaggio, la lotta armata e i coraggiosi parapendii oltre la recinzione per catturare i soldati israeliani” la massima espressione della richiesta di libertà dei palestinesi. Sono solo alcuni, però, degli esempi come dimostrano che se un docente si professa anti-Hamas deve essere sospeso, mentre chi è anti-Israele è libero di dirlo, gridarlo e manifestarlo, talvolta anche violentemente.