Ci sono posti nel mondo dove la tradizione ha ancora un legame forte con il presente, dove il rapporto con il passato non necessariamente ha subito una frattura irreparabile. Parlando del contesto musicale, per esempio, in una larga fascia degli Stati Uniti d’America uno dei generi più diffusi e seguiti è il cosiddetto bluegrass, sorta di evoluzione della country music con sviluppi anche altamente virtuosistici. E all’interno di questo genere ci sono due fatti davvero singolari, per non dire sorprendenti. Innanzitutto questo genere musicale è suonato anche da molti giovani e giovanissimi. Secondo poi, è all’interno di questo ‘vestito musicale’ che molti giovani cantautori decidono di comporre nuove canzoni, un po’ in maniera simile a quello che accadde a metà degli anni ’60 dello scorso secolo con il cosiddetto folk revival. La stessa cosa accade in altre parti del mondo, l’estremo oriente, o l’Irlanda dove gli strumenti musicali tradizionali e le danze sono materia scolastica.
Qui da noi, pur essendoci stato, qualche tempo fa, un grande sforzo di recupero del patrimonio popolare da parte di un agguerrito manipolo di etno-musicologi, il legame con la musica popolare (come si chiama da noi il folk) si è notevolmente affievolito, soprattutto nell’ambito della musica suonata. Salvo alcune forti tradizioni regionali, la musica folk viene relegata ad alcuni festival di settore ed agli occhi dei giovani risulta essere una anticaglia senza interesse.
Proprio per questa serie di ragioni ho ricevuto con grande piacere il libro di Sergio Galli, chitarrista e didatta milanese, e soprattutto da sempre grande appassionato proprio della musica che viene dal popolo. Un’opera agile ed al tempo stesso approfondita, che permette di avvicinarsi al repertorio dei canti popolari lombardi grazie ad una ottima selezione di brani, suddivisi per temi e forniti ciascuno di un QR code, attraverso il quale si può accedere immediatamente al file audio del brano in questione.
La canzone popolare parte sempre dalla vita quotidiana, come sottolinea la preziosa introduzione di Paolo Cattaneo, Docente di Semiotica della musica presso l’Università degli Studi di Milano. E quindi è dalla vita concreta che partono le tematiche sotto le quali vengono raggruppate le canzoni presentate nel libro: la vita nei campi, la guerra e le nozze, ma anche le rime legate all’infanzia o alla fede, tanto presente nel tessuto della musica popolare quanto trascurata. E l’emigrazione, fenomeno anch’esso, come tutti gli altri, sempre accompagnato da musica e canti.
I brani sono sempre introdotti e contestualizzati, mediante brevi descrizioni o testimonianze dirette raccolte sul campo. L’ascolto mediante la lettura del codice, possibile con qualsiasi smartphone, fa immergere direttamente nel mondo narrato, rimettendoci in contatto con un mondo ormai scomparso, ma che vale sempre la pena conoscere.
Per questo il testo può essere una piacevole lettura, necessariamente collegata all’ascolto dei pezzi, ma anche un valido strumento per insegnanti che volessero approfondire la conoscenza di quei canti, come pure usare le storie raccontate come nesso ed utile contributo per illustrare e commentare diversi periodi della storia italiana.
Il libro è disponibile da metà dicembre 2023 negli shop digitali (Amazon, IBS) e successivamente nelle librere Mondadori, Feltrinelli e presso la catena Il Libraccio. Consigliato a tutti, sia per scopi didattici che come piacevole lettura accompagnata dall’ascolto.
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