Cosa sappiamo sui casi di polmoniti da Mycoplasma pneumoniae in aumento in diversi Paesi, tra cui la Cina? A fare chiarezza è l’Iss tramite il suo sito ufficiale. L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato le risposte ad alcune delle domande già frequenti in queste settimane, a cura del Dipartimento Malattie infettive. “Il Mycoplasma pneumoniae è un batterio che colonizza il tratto respiratorio, causando infezioni che vanno da sintomi lievi e spesso autolimitanti (raffreddori, faringiti) fino a forme più severe, come la polmonite” si legge sul sito.
“Si stima che causi globalmente tra il 10 e il 20% di tutte le polmoniti. In questi giorni se ne parla perché si sospetta sia tra le cause di un aumento dei ricoveri di bambini per polmonite in Cina e in alcuni Paesi europei come Francia, Olanda e Danimarca” prosegue. Si tratta di un agente patogeno ben conosciuto da anni. “L’infezione da Mycoplasma è piuttosto comune, soprattutto fino ai sei anni di età. Periodicamente si registrano epidemie. Per questo, ora che è aumentata l’attenzione per questo batterio, si cominciano a segnalare casi anche nel nostro Paese, dove, è bene ribadirlo, il Mycoplasma è sempre circolato in comunità” spiega.
Polmoniti da Mycoplasma, l’Iss: “Si cura con antibiotico”
L’identificazione tempestiva di polmoniti da Mycoplasma “mostra come la rete di sorveglianza sia in grado di registrarne la presenza e, di conseguenza, anche un eventuale aumento nel numero di casi nel tempo”. Come sottolinea ancora l’Istituto Superiore di Sanità “l’infezione generalmente non dà sintomi, o dà una sintomatologia lieve di tipo respiratorio. In alcuni casi può provocare una polmonite, che nelle situazioni più gravi può richiedere il ricovero ospedaliero. Nel paziente, spesso, il Mycoplasma pneumoniae può essere presente contemporaneamente con altri patogeni, come ad esempio i virus respiratori”.
Attenzione, però. Nel caso in cui ci siano più infezioni contemporaneamente può essere necessario persino un ricovero: “Questa co-infezione, sostenuta da più patogeni, può esacerbare la sintomatologia e richiedere un ricovero ospedaliero” si legge. Niente paura, però: “Il Mycoplasma pneumoniae è sensibile a diversi antibiotici, e quindi l’infezione può essere curata tramite l’applicazione di protocolli medici ben conosciuti e verificati” spiega ancora l’ISS.