Alla Cop28 si discute anche di come ridurre le emissioni degli aerei. Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Dubai, Aeroporti di Roma ed Eni hanno organizzato il side event “The Pact for the decarbonisation of air transport: the Italian ecosystem for a roadmap to Net-Zero”. Promosso con il patrocinio del Mit, del Mase e di Enac, il tavolo ha permesso di illustrare le soluzioni delineate finora per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica di un settore che ha visto crescere le proprie emissioni negli ultimi anni. Gli investimenti sono in grado di ridurre le emissioni, attraverso ad esempio l’utilizzo di carburanti sostenibili; ma anche l’attività di ricerca di nuove tecnologie per la propulsione e lo sviluppo dell’inter-modalità.
All’evento in corso alla Cop28 hanno partecipato, come spiega Il Sole 24 Ore, anche “Costantino Fiorillo, direttore generale ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica; Francesco Corvaro, inviato speciale per il Climate change a Cop28; Pierluigi di Palma, presidente di Enac; Andrea Benassi, direttore generale Ita Airways; Olivier Jankovec, direttore generale Aci Europe; Angela Natale, presidente Boeing Italia; Alessandra Priante, direttore Europa united nations world tourism organization; Alessio Quaranta, direttore generale Enac; Giuseppe Ricci, direttore generale energy evolution Eni; Marco Troncone, amministratore delegato Aeroporti di Roma. A moderare Veronica Pamio vicepresident external relations & sustainability Aeroporti di Roma”.
Ridurre le emissioni di Co2 degli aerei: il piano di Aeroporti di Roma alla Cop28
“Sentiamo forte la responsabilità di mettere in campo soluzioni concrete per traguardare l’obiettivo della neutralità climatica del settore” ha affermato l’ad di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, parlando della riduzione delle emissioni di Co2 degli aerei. “Come promotori del Patto stiamo reagendo in modo credibile e concreto alle aspettative che la transizione impone. Le ultime risposte emerse dal tavolo sono molto incoraggianti, perché sanciscono la fattibilità industriale, grazie al contributo di player nazionali, del raggiungimento della quota del 6 per cento di Saf al 2030, anno entro il quale l’Europa ha stabilito dovrà essere utilizzato in questa percentuale. In quel momento, inoltre, i principali aeroporti avranno raggiunto il traguardo NetZero, concorrendo al raggiungimento dei target di settore” ha aggiunto.
“Anche se costituiscono solo il 3% delle emissioni complessive di CO2, quelle del settore aviazione sono cresciute del 35% tra il 2000 e il 2019; tutto ciò rende cruciale il ruolo di questo importante ambito del trasporto” ha spiegato invece Giuseppe Ricci, direttore generale Energy evolution Eni. Come spiega Il Sole 24 Ore, il progetto di Adr – presentato alla Cop28 – rientra in un piano globale a cui sta lavorando il gruppo Mundys e che ha lo scopo di contribuire alla trasformazione degli aeroporti in“Energy Hub” che dovranno autoprodurre per poi consumare.