Anna Mazzamuro, che in Fantozzi interpretava la signora Silvani, rivela alcuni retroscena sul suo ruolo e sulla collaborazione con Villaggio
In un’interessante intervista, l’attrice Anna Mazzamauro racconta il complesso intreccio tra la sua identità e il personaggio che l’ha resa celebre, la signorina Silvani. Questa figura, pur essendo stata una benedizione per la sua carriera, si è rivelata anche una maledizione, un’etichetta difficile da scrollarsi di dosso. Mazzamauro ammette apertamente: “Avrei voluto essere Medea, ma in quelle vesti non potrei mai dire ‘Giasone, lei è una merdaccia!'”.
La sua lunga collaborazione con Paolo Villaggio ha lasciato un segno indelebile nel suo percorso artistico. Mentre cercava di abbracciare ruoli più impegnativi, il pubblico continuava a identificarla con la Silvani. Questo dualismo tra aspirazioni artistiche e l’ombra di personaggi iconici ha messo a dura prova Anna Mazzamauro, che comunque non rinnega il suo percorso.
Anna Mazzamauro e i rapporti “altalenanti” con Paolo Villaggio: “Gli sono riconoscente, ironizzava sugli altri ma non era cattivo”
“Sono comunque riconoscente e in debito con Paolo per questo”, dice l’attrice sulle pagine di Specchio, all’interno del quotidiano la Stampa. Non a caso la Mazzamauro non ci pensa due volte ad evidenziare lo spirito intelligente e ironico di Paolo Villaggio. “Era di un’intelligenza eccessiva e ironizzava sugli altri, presupponendo in chi lo stava a sentire la sua stessa ironia. Ma non lo faceva con cattiveria”, spiega l’attrice.
L’intervista si conclude con un tocco emozionante, quando, in una fase delicata della vita di Villaggio, esprime finalmente il suo apprezzamento per la bellezza di Mazzamauro. “Mi sono inginocchiata e lui dopo vent’anni mi ha preso il viso fra le mani e mi ha detto: come sei bella. Allora ho pensato che mi vedesse bella anche prima”, le parole dell’attrice a proposito di uno dei suoi ultimi incontri con Paolo Villaggio.