L’epidemiologo Gianni Rezza ha pubblicato una riflessione sulla polmonite cinese e l’aumento di casi covid in tutto il mondo, Italia compresa, partendo dall’idea che dietro alle (quasi) emergenze ci sia una sorta di filo comune. “Sono solo coincidenze”, si chiede l’epidemiologo, “o si deve risalire ad un’unica regia?”, domanda certamente importante, ma per la quale occorre “procedere per ordine”. La risposta, purtroppo, secondo Rezza è la seconda, quasi a dimostrare che “la lezione” che ci ha dato l’emergenza pandemica superata da poco più di un paio d’anni, “non è servita a nulla“.
Gianni Rezza: “Dietro alla polmonite cinese e al covid c’è un’unica regia”
Per indagare e chiarire cosa stia succedendo tra polmonite cinese e covid, Rezza parte proprio dalla prima, “da ciò che sta accadendo in Cina”. L’aumento delle infezioni, infatti, “ha portato subito la mente all’inverno 2019-20”, al punto che “l’Oms ha chiesto dettagli alle autorità cinesi”, secondo le quali “la maggior parte dei casi sono da attribuire a un batterio, il Mycoplasma pneumoniae, e a una serie di virus quali Rhinovirus, virus influenzali e parainfluenzali”.
La polmonite cinese, ma anche l’aumento dei virus respiratori in tutta Europa, insomma, spiega Rezza, “è probabilmente dovuta alla fine del lockdown, dal momento che virus che non avevano circolato negli anni precedenti, trovano ora una popolazione di bambini mai esposta”. Similmente, anche l’aumento del covid è legato a questa ragione, perché alle “nuove varianti”, si aggiunge il basso numero di “anziani vaccinati di recente e nessuna misura più in atto per rallentare la circolazione del virus”. Insomma, sottolinea Rezza, “tutti segnali di un’unica regia”. Ma cosa fare, dunque, per evitare i tragici scenari che abbiano dovuto vedere, e vivere, negli anni passati? “Senza fare inutili allarmismi”, suggerisce l’epidemiologo, “evitare la congestione dei Pronto soccorso, facilitare la vaccinazione delle persone fragili e consigliare l’uso della mascherina, non solo a loto, ma anche a chi presenta sintomi respiratori”.