Sta per prendere il via (domani) su Prime Video la seconda stagione di Reacher, ma fermiamoci un momento e partiamo dall’ideatore di Jack Reacher.
Il romanziere inglese Lee Child (pseudonimo di James Dover Grant) ha scritto ventotto libri con protagonista l’ex maggiore della polizia militare americana Jack Reacher. Sono tutte storie a se stanti. Reacher, lasciato l’esercito, gira per gli Stati Uniti come un vagabondo con mete occasionali, è il suo desiderio di libertà. Non ha un cellulare, né patente, né casa e carte di credito, preleva i dollari che gli servono dalla pensione militare dagli sportelli della Western Union, gira in autostop e con i torpedoni per le lunghe distanze. Dorme in motel economici, ha vestiti a buon mercato o usati che quando son troppo sporchi o inutilizzabili li butta e li ricompra. Viaggia perciò leggero: passaporto, spazzolino da denti pieghevole e qualche dollaro. È alto quasi due metri per 130 kg di muscoli, mena come un fabbro, spara e centra tutti i bersagli, nelle indagini è insuperabile data la sua esperienza militare.
Nel 2012 è uscito il primo film con il nostro eroe, Jack Reacher – La prova decisiva (libro del 2005), seguito nel 2016 da Jack Reacher – Punto di non ritorno (libro del 2013). Nelle vesti dell’omone, il piccolo Tom Cruise. E qui, per chi ha letto i libri, cade l’immagine del protagonista cartaceo. Il primo film ebbe un buon successo, oltre al piccoletto abbiamo un cast di richiamo con Rosamund Pike, Robert Duvall e Werner Herzog. Se vi piacciono i thriller, guardatelo, scorre bene, intenso. A parte la corporatura dell’eroe tutto combacia con il libro. Il secondo film, invece, è debole, girato e interpretato un po’ con il piede sinistro sull’onda del successo della prima pellicola. Potete evitarlo benissimo.
Nel 2022 è uscita la prima stagione della serie tv Reacher, otto puntate da 50 minuti tratta dal primo romanzo di Child “Zona pericolosa” (1997) con l’ex maggiore, pubblicato in Italia nel 2000. Uno dei produttori è Christopher McQuerrie, regista del primo film, nonché di alcuni Mission: Impossibile, tra cui quello del 2023 e la seconda parte che vedremo l’anno prossimo. Nonostante il sodalizio con Tom Cruise, l’interprete scelto per impersonare Reacher è Alan Ritchson, ex modello, bello, castano, occhi verdi, corporatura in perfetta sintonia con il personaggio di Lee Child. Si muove un pò come Hulk data la massa, ma recita abbastanza bene la parte, più che parlare deve agire.
Nella prima stagione Reacher arriva in torpedone in un piccolo paesino sperduto perché lì ha suonato un’artista blues, musica di cui è appassionato. Viene arrestato e incolpato di aver ucciso un uomo che poi si scoprirà essere suo fratello che non vede da anni. Questi era nei servizi segreti americani e stava indagando sulla stampa di dollari falsi. Scarcerato, inizia una sua indagine insieme a una bella poliziotta e a un capitano nero. Pian piano i morti aumentano, si intrecciano malavita straniera e un riccone locale. Va per le maniere spicce: mena o uccide, non risparmia chi cerca di aggredirlo o commette ingiustizie.
In sintesi vi ho delineato la prima stagione, questo per introdurvi alla seconda tratta dal libro “Vendetta a freddo” (2007), di cui vi scriverò a breve.
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