Semiconduttori per smartphone e intelligenza artificiale, le aziende Big Tech sono in corsa per sviluppare chip ultra veloci e competere nel mercato. Investimenti da 500 miliardi per Samsung e Intel, tra le principali industrie che gareggiano per il primato. Secondo l’analisi previsionali del Financial Times infatti, presto sarà uno tra questi due colossi dell’informatica ad annunciare di aver colmato il divario che si è creato tra domanda e offerta, per quanto riguarda la nano tecnologia e componenti sempre più piccoli e compatti di ultima generazione. Le vendite di questo tipo di materiali sono arrivate a livelli record e la richiesta da parte dell’industria è sempre più alta.
Specialmente per chi sta lavorando allo sviluppo di sistemi algoritmici di IA generativa che ha bisogno di processori che garantiscano una elevata velocità. Tra le industrie che più stanno investendo nella ricerca in questo settore c’è TMSC che ha già sviluppato e testato i prototipi di chip a 2 nanometri, e che può vantare tra i suoi clienti la Apple che li utilizzerà per i nuovi IPhone. Tuttavia, secondo gli analisti ci sarebbe da scommettere su Samsung, in quanto, in base alle anticipazioni esclusive rivelate dal quotidiano, l’azienda coreana ha in progetto di lanciare lo stesso tipo di chip N2 ad un prezzo inferiore, ed attualmene sarebbe in trattativa per la vendita con Nvidia.
Chip ultra veloci N2 N3, gara tra Samsung e Intel per acquisire clienti dell’azienda di Taiwan TMSC
La gara tra aziende del settore tecnologia per il lancio dei chip ultra veloci di tipo N2 e N3 è basata soprattutto su una competizione tra velocità di sviluppo e prezzo offerto. Dalle anticipazioni del Financial Times sembrerebbe che i finanziamenti di Samsung siano concentrati su questo campo per riportare l’azienda al top tra quelle asiatiche e mondiali. Attualmente infatti c’è una eccessiva dipendenza dalla concorrente taiwanese TMSC che fornisce la maggior parte dei clienti che il colosso coreano e Intel vorrebbero acquisire.
Dylan Patel, capo analista della società SemiAnalysis ha affermato che: “Anche se le intenzioni di Samsung sono quelle di arrivare a fare un “salto quantico“, al momento non è ancora stato rilasciato un vero e proprio chip a 3 nanometri“. E un altro problema è che quelli attualmente sviluppati hanno reso solo al 60% rispetto alle aspettative. Uno dei punti a favore però resta il fatto che i clienti possano avere timori di continuare a dipendere da TMSC per il rischio di conseguenze legate ad una possibile guerra di Taiwan con la Cina.