Barbara Furlow-Smiles, ex stratega di Facebook, si è dichiarata colpevole di frode telematica, spiegando di aver rubato più di 4 milioni di dollari alla stessa società di Mark Zuckerberg, “per uno stile di vita lussuoso” in California e Georgia, così come fatto sapere nelle scorse ore dai pubblici ministeri federali, stando a quanto si legge sulla CNBC. Barbara Furlow-Smiles, è stata a capo di vari programmi di Facebook legati a diversità, equità e inclusione dal 2017 fino alla metà del 2021, e ha spiegato di aver sottratto il denaro “attraverso uno schema elaborato che coinvolge venditori fraudolenti, addebiti fittizi e tangenti in contanti”, ha precisato l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti ad Atlanta.
I pubblici ministeri hanno anche spiegato che la donna, 38 anni, avrebbe indotto Facebook a pagare persone per dei beni e dei servizi che non venivano poi effettivamente forniti alla stessa società facendo anche pagare a quelle persone delle tangenti. “Queste persone includevano amici, parenti, ex stagisti di un lavoro precedente, tate e babysitter, una parrucchiera e il suo tutor universitario”, ha precisato l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti. In alcuni casi la Furlow-Smiles avrebbe chiesto alla sua ex aziende per cui lavorava di pagare 10.000 dollari un artista per ritratti specializzati, e altri 18mila dollari per una scuola materna in quanto a tasse scolastiche.
EX STRATEGA FACEBOOK HA FRODATO LA SOCIETÀ PER 4 MLN DI DOLLARI: “LO HA FATTO TRAMITE LA FIDUCIA GUADAGNATA”
A corredo della sua maxi frode la donna ha collegato gli account PayPal, Venmo e Cash App alle sue carte di credito Facebook e tramite gli stessi pagava amici, parenti e altri soggetti, sempre ovviamente tramite i soldi di Facebook.
Stando a quanto fatto sapere dal procuratore Ryan Buchanan, Furlow-Smiles ha abusato della sua posizione di fiducia per “frodare la società di milioni di dollari, ignorando le insidiose conseguenze di minare l’importanza della sua missione”. La sentenza nei confronti della donna, che vive ad Atlanta, è prevista il 19 marzo e al momento è in libertà a seguito del pagamento di una cauzione di 5.000 dollari: rischia diversi anni di carcere.