La magica giornata di Natale 2023 è arrivata e mentre in Italia e in buona parte d’Europa si festeggia tra alberi, pasti abbondanti e regali, in altre parti del mondo i festeggiamenti si sono già chiusi. Infatti la data del 25 dicembre è tale soprattutto per gli stati in cui il Cristianesimo è considerato la religione principale, ma anche all’interno dell’Europa si trovano celebrazioni del tutto simili alle nostre, ma nei giorni precedenti.
Il Natale nel mondo, insomma, è piuttosto vario e fatto di tantissime, diverse, tradizioni. A livello di date, per esempio, il periodo natalizio in Norvegia culmina il 24 dicembre, mentre in Germania il 6 e in Russia, secondo il calendario giuliano, il 7. Similmente, non tutti i bambini del mondo aspettano Babbo Natale, ma in alcuni casi si tratta di San Nicola, oppure del norvegese Julebukk, che in alcuni casi raggiunge i piccoli tramite il camino e, in altri, dalla porta di casa. Il Natale nel mondo, inoltre, non sempre è associato all’albero a noi tanto caro e neppure ai regali, con popoli che preferiscono dei semplici dolcetti ed altri che, invece, non sono soliti scambiarsi regali di alcun tipo.
Il Natale nel mondo 2023: come si festeggia in Europa
Insomma, il Natale nel mondo è un concetto piuttosto differente in base, soprattutto, alla nazione in cui si festeggia. In Finlandia, per esempio, la tradizione più gettonata è quella della sauna di famiglia il 24 dicembre, seguita da una visita al cimitero e dal pranzo in famiglia, nell’attesa che Joulipukki bussi alla porta. In Norvegia, invece, a portare i regali ai bambini, sempre dalla porta d’ingresso, è il Julebukk, un paesano travestito con una maschera da capra ispirato al mito di Thor.
Nella rassegna dei festeggiamenti di Natale nel mondo, vale la pena citare anche la Svezia, che festeggia il 13 dicembre, in occasione di Santa Lucia, con le primogenite che si vestono da spose, indossando coroncine di ramoscelli decorate con mirtilli e candeline. Nell’Est Europa, invece, nel periodo natalizio fa la sua comparsa anche la controparte “cattiva” di Babbo Natale, ovvero i Krampus che puniscono i bambini cattivi donandogli un bastoncino al posto dei dolci che il collega consegna ai bravi.
Il Natale in Africa, Asia e America
Più interessanti, comunque, sono le tradizioni di Natale del resto del mondo, tra Asia, Africa e Americhe. Ai Caraibi, per esempio, oltre a San Nicola si attende anche Goedoe Pa, che lascia ai bambini doni e poesie, a patto che abbiano lucidato correttamente le loro scarpe. In Asia, invece, e soprattutto in Giappone, il Natale è legato più che altro a tradizioni commerciali, con negozi addobbati senza che sia riconosciuta ufficialmente come un festività, al punto che grazie ad una campagna pubblicitaria del fast food Kfc, si è diffusa l’abitudine di mangiare, il 24 dicembre, pollo fritto.
Infine, una menzione d’onore ai festeggiamenti di Natale nel mondo spetta anche all’Africa, dove la festività è stata importata dalle numerose Missioni Cattoliche. In Nigeria nei giorni precedenti al 25 dicembre è abitudine che le ragazze visitino le case per balli e canti tradizionali, mentre dal 25 in poi prendono il loro posto gli uomini. Singolare è anche l’abitudine, il 25, per il pranzo di famiglia, lasciare la porta aperta, accogliendo chiunque desideri passare, mentre i regali che si scambiano sono soprattutto di natura alimentare.