Il premier ungherese Victor Orban ha bloccato l’intesa sul bilancio e gli aiuti a Kiev, come replica all’allargamento dell’Unione Europa ad Ucraina e Moldavia. In particolare, come riferisce l’agenzia Ansa, Orban ha bloccato i 50 miliardi di euro a sostegno di Kiev, nonché le risorse destinate ad altre voci come migrazione e innovazione. A fine gennaio, quindi, un nuovo vertice Ue sperando di trovare la quadra. “Ci aspettiamo che tutte le procedure legali necessarie siano completate entro gennaio, il che ci permetterà di ricevere i relativi finanziamenti il prima possibile”, ha fatto sapere il ministero degli Esteri in un comunicato. Il rinvio resta comunque molto grave, così come definito dal commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni, e gli stipendi di dipendenti pubblici e pensioni potrebbero non essere erogati, o solo in parte, dopo il veto di Orban.
“Si parla molto di autonomia strategica dell’Ue che oggi vuol dire sostegno economico, militare, all’Ucraina, senza i tentennamenti che abbiamo avuto stanotte (ieri ndr)”, ha spiegato lo stesso politico italiano. Orban, come aggiunge l’Ansa, ha spiegato che senza lo sblocco dei fondi del Pnrr, 10,4 miliardi di euro, e di coesione, altri 11,7, non toglierà il suo veto sulla revisione del bilancio, e a suo fianco si è schierato anche la Russia. “L’Ungheria, a differenza di molti Paesi europei, difende con fermezza i propri interessi e questo ci colpisce”, le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
VICTOR ORBAN BLOCCA 50 MILIARDI DI EURO DESTINATI A KIEV: IL COMMENTO DI VON DER LEYEN
Così invece la presidente della Commissione Ursula von der Leyen: “Le regole sono note a tutti: se ci sono le riforme arrivano i finanziamenti”, aggiungendo che sono stati sbloccati 10 miliardi di euro in merito alle riforme del sistema giudiziario. Impossibile però soddisfare tutte le richieste entro fine gennaio: “Da qui a fine gennaio ci prepareremo perché se il veto ungherese resta si possa procedere con una soluzione a 26 per l’Ucraina”, ha aggiunto von der Leyen.
“Non avete idea di quanto possiamo essere creativi”, fanno sapere altre fonti europee a riguardo, aggiungendo “Ma la prima opzione è mantenere l’unità”. Si cerca quindi di non demonizzare Orban che “comunque avrà mille occasioni per mettersi di traverso”, chiosa l’Ansa.