Filippo Turetta ha trascorso nel carcere di Montorio Veronese il suo ventiduesimo compleanno. Il killer di Giulia Cecchettin, come riportato dal Messaggero, è stato da poco trasferito nella sesta sezione della struttura penitenziaria, quella nell’infermeria, dove si trovano un’altra ventina di detenuti. Nelle scorse settimane invece era stato in una cella singola nell’ala “psichiatrica sperimentale”, sorvegliato 24 ore su 24 dalle telecamere, per il timore che potesse compiere gesti di autolesionismo.
Il giovane accusato di omicidio volontario ora sembra piuttosto “tranquillo”, almeno questo è ciò che trapela al di fuori. Nell’area del carcere in cui si trova da qualche giorno, d’altronde, può leggere i libri che ha richiesto, guardare la televisione e persino giocare alla Playstation. È l’unica infatti in cui, in una saletta comune, è installata la consolle per videogiochi. Anche se chi lo ha incontrato nei contesti collettivi dice che “fa fatica a sostenere lo sguardo e si vergogna molto”.
Filippo Turetta, il compleanno in carcere con Playstation e tv: gli incontri coi genitori
Non è ancora dato sapere se Filippo Turetta abbia ricevuto delle visite in occasione del giorno del suo compleanno. I genitori Nicola ed Elisabetta, finora, erano stati a trovarlo soltanto una volta, lo scorso 3 dicembre, in un colloquio durato poco meno di un’ora. È plausibile ritenere che si siano recati nel penitenziario per la seconda volta proprio quest’oggi. I contatti del killer di Giulia Cecchettin con altre persone, per il resto, sono sempre stati ridotti al minimo.
Il ventiduenne adesso si trova il cella con un uomo più grande di lui, di circa sessant’anni, in carcere per reati finanziari, a cui è stato chiesto di tenerlo d’occhio e di segnalare eventuali comportamenti problematici. Gli altri detenuti, nei giorni scorsi, avevano espresso in una lettera la propria contrarietà in merito alla possibilità che gli venissero dati maggiori diritti: “La popolazione carceraria non avrebbe acconsentito ad agevolazioni di favore rispetto ad altri”.