A Uno Mattina si è parlato stamane dei formaggi, alla luce del fatto che l’autorevole portale online TasteAtlas ha eletto il Parmigiano Reggiano, ma anche la mozzarella di bufala e lo stracchino, i tre migliori al mondo, battendo anche i francesi. Il giornalista Carlo Cambi de La Verità, grande esperto enogastronomico, ha commentato così, in diretta televisiva su Rai Uno: “I nostri formaggi sono diversi gli uni dagli altri, TasteAtlas è un sito importantissimo che conta su 100mila persone, un sondaggio ad ampio spettro, quindi è un successo che conferma il gradimento che c’è per il nostro modo di operare la massima qualità. I formaggi valgono 6 miliardi di euro – ha proseguito Cambi – è una storia seria, stiamo conquistando il mondo e abbiamo cominciato a saperli vendere”.
Nei primi dieci formaggi in classifica, ben 6 sono italiani: “La cosa da sottolineare – ha proseguito il giornalista de La Verità – è che parmigiano, mozzarella di bufala e stracchino sono tre tecniche casearie, una diversa dall’altra, come si sa il primo è stato inventato dai monaci vicino a Milano, la seconda è fatta a pasta filata e si fa solo in Italia e infine lo stracchino è un formaggio che addirittura una volta veniva fatto con il latte stanco, l’ultima mungitura dopo il pascolo. Con i formaggi vendiamo non soltanto qualità e paesaggio ma anche l’abilità casearia dei nostri produttori”.
FORMAGGI ITALIANI PRIMI AL MONDO SECONDO TASTEATLAS: “IL PRIMO ESPORTATORE È PERÒ LA FRANCIA”
Massimiliano Ossini, conduttore di Uno Mattina, a quel punto ha domandato: “I francesi ci hanno sempre battuto livello commerciale, ora come sono messi?”, Combi ha replicato: “Loro sono messi molto bene, il primo esportatore di parmigiano reggiano è francese, vende 150mila forme di parmigiano nel mondo, è il principale protagonista del mercato, vale anche per taleggio e stracchino, altri due formaggi nella classifica, dobbiamo migliorare in questo aspetto”. In ogni caso il riconoscimento di TasteAtlas è decisamente di prestigio e conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, quanto di buono si produce e realizza in Italia.