Da tempo, nel cuore di una delle famiglie più famose d’Italia, si consuma una guerra intestina a colpi di udienze in tribunale. Si tratta del caso della famiglia di Alberto Vitaloni, il re delle patatine San Carlo che ha creato un vero e proprio impero nell’industria alimentare italiana e che oggi, secondo uno dei figli, Francesco Vitaloni, sarebbe incapace di intendere e volere e “preda” di persone che si starebbero approfittando della sua fragilità per manovrarne ogni mossa.
Il caso è tornato in tv con una intervista di Antonino Monteleone proprio a Francesco Vitaloni, in onda a Le Iene, nella quale l’uomo ha ribadito di non riuscire a incontrare il padre da anni perché, a suo dire, sarebbe “sequestrato” e tenuto lontano da lui e dai nipoti. Francesco Vitaloni ha chiesto aiuto alla trasmissione di Italia 1 già nei mesi scorsi, riporta Monteleone, perché la sorella gli impedirebbe di vedere il genitore. “Mio padre è assolutamente in ostaggio – ha dichiarato l’uomo a Le Iene –, è isolato. 7 anni tragici, buttati, persi“.
Il figlio di Alberto Vitaloni a Le Iene: “Non riesco a vedere mio padre, si approfittano della sua infermità”
Le accuse di Francesco Vitaloni, il maggiore dei figli di Alberto Vitaloni, sono molto pesanti. A riportarle è stato il servizio de Le Iene in cui l’erede dell’impero San Carlo ha dichiarato di non riuscire a vedere il padre da anni perché qualcuno avrebbe approfittato della sua condizione di fragilità, dopo due ictus, isolandolo e allontanandolo di fatto da lui. “Ha avuto un primo ictus – ha raccontato il figlio –, gli hanno messo il pacemaker, ha avuto un secondo ictus. Il terzo è stato verso la fine del 2015, da cui non riesce a parlare, non riesce a scrivere, non riesce a leggere. Nel 2016 ha fatto una donazione a noi tre fratelli, del 15%, e Susanna è diventata amministratore delegato. Sono state cambiate le serrature… Noi abbiamo fatto una denuncia per circonvenzione di incapace (archiviata dalla Procura di Milano, nda)”.
Secondo Francesco Vitaloni, il padre non sarebbe in grado di prendere decisioni relative all’eredità in maniera autonoma: “È documentale, è certificato – ha aggiunto l’avvocato che lo assiste, Mario Marino – che Alberto Vitaloni è molto incapace di intendere e di volere“. Francesco Vitaloni ha poi puntato il dito su alcuni movimenti che ritiene non poter essere attribuiti a una gestione consapevole da parte del genitore: “Vedo che fa donazioni importanti, acquisti importanti quindi temo che molti si stiano approfittando della sua infermità (…). Tutte le persone che io conosco non hanno più visto mio padre. Ho incontrato il suo autista, gli sono andato incontro e lui era terrorizzato nel vedermi perché pensava chissà cosa gli sarebbe successo nel momento in cui avrebbe comunicato con me. ‘Non posso parlare, non posso parlare’ ed è andato via. Si percepisce uno stato di terrore nelle poche persone che gli stanno intorno…“.