SENTENZA SUPERLEGA, CORTE EUROPEA BOCCIA UEFA E FIFA: “ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE”
La sentenza sulla Superlega da parte della Corte di giustizia dell’Unione Europea potrebbe aprire le porte a una vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio: infatti, le regole Fifa e Uefa sull’approvazione preventiva da parte delle Federazioni delle competizioni di calcio, come appunto la Superlega, sono contrarie alla legge Ue. Secondo la sentenza pubblicata stamattina, giovedì 21 dicembre 2023, dalla Corte europea: “Fifa e Uefa non possono imporre sanzioni ai club che partecipano a competizioni alternative”.
La sentenza sul ricorso promosso dalla Superlega contro il monopolio di Uefa e Fifa potrebbe rivoluzionare il mondo del calcio “dieci volte più della sentenza Bosman”, ha spiegato Jean Claude Dupont, l’avvocato che nel 1995 difendeva il calciatore belga e oggi è schierato accanto alla Superlega. Il ricorso presentato nel 2021 poneva in particolare sei domande riguardo la compatibilità del ruolo di Uefa e Fifa con le norme antimonopolistiche a livello europeo. La sentenza ha detto proprio questo: secondo la Corte Ue esiste un abuso di potere dominante da parte dei due massimi organismo del calcio continentale e mondale, che esercitano un monopolio.
SENTENZA SUPERLEGA, POSSIBILE UNA RIVOLUZIONE
Le conseguenze della sentenza sulla Superlega porteranno a un netto indebolimento della Fifa e soprattutto della Uefa, considerando che adesso sarà soprattutto il sistema delle Coppe europee gestite appunto dalla Uefa ad essere in bilico. La vittoria della Superlega aprirà infatti a una gestione diversa a livello organizzativo dei tornei o anche solo commerciale. La Figc naturalmente si era schierata con il sistema ufficiale del quale fa parte, che però ha perso questa battaglia: “Noi siamo stati l’unica federazione che ha assunto una posizione molto chiara. Siamo totalmente contrari, esiste una norma federale per la quale chi aderisce a quel mondo esce dal sistema federale del calcio”, aveva detto il presidente Gabriele Gravina. “Non possiamo impedire l’adesione, ma la scelta, qualora avverrà, deve essere molto chiara. Non è pensabile disputare due o tre campionati all’interno di una serie di organizzazioni”.
A22, la società che punta a sviluppare il nuovo progetto stile Superlega, più aperto e che potrebbe coinvolgere fino a 60 club aveva parlato di “Giorno del giudizio Uefa”, in effetti ora potrebbe davvero cambiare la storia del calcio come lo conosciamo. “Le norme della Fifa e della Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell’Unione”, ha ribadito la Corte. La sentenza aggiunge inoltre che le competizioni calcistiche e lo sfruttamento mediatico sono “evidentemente attività economiche e devono rispettare le regole della concorrenza e la libertà di movimento, sebbene l’attività economica dello sport presenti alcune caratteristiche specifiche, come l’esistenza di associazioni che hanno determinati poteri di regolamentazione e di controllo e potere sanzionatorio”.