Gran Sasso, la funivia chiude e resta bloccata in attesa di verifiche da parte dei tecnici del Ministero dei Trasporti dopo l’esposto di un cittadino che denunciava la situazione critica sui cavi particolarmente usurati che potevano mettere in serio pericolo gli utenti. Ora, come sottolinea Il Messaggero, se i rilievi e gli interventi di manutenzione non verranno fatti in tempi brevi, l’intera stagione turistica è a rischio, con la possibilità di perdere un giro d’affari da due milioni di euro. Attualmente infatti le piste da sci risultano isolate ed irraggiungibili. Perchè i controlli hanno confermato le criticità, su quattro funi di tutto l’impianto.
Decretato quindi lo stop al servizio che può trasportare fino a 110 passeggeri ed in sette minuti porta i turisti sulle piste affrontando un dislivello di circa 1100 metri. Anche se, secondo il presidente del centro turistico sarebbe già stato chiesto il nulla osta per la riapertura. L’incubo poteva però essere quello di una catastrofe simile a quella avvenuta due anni fa sul Mottarone che provocò 14 morti sul totale di 15 persone che si trovavano nella cabina.
Funivia Gran Sasso chiusa per verifiche tecniche, esposto denuncia: “Gravi criticità sulle funi”
Il presidente del Centro Turistico Aquilano del Gran Sasso, Dino Pignatelli, ha rassicurato in merito alla situazione della funivia, dichiarando al Messaggero che non è per preservare gli interessi commerciali ma: “Se ci fosse un problema serio di sicurezza io sarei il primo a chiudere“. “D’altronde”, aggiunge: “Io sono il primo a salire sull’impianto ogni giorno, e non rischierei di certo la pelle“. Quindi minimizzando quello che invece era stato evidenziato nell’esposto, e affermando che i rilievi del Ministero si sono conclusi in tre giorni, che è stata confermata la sicurezza delle funi e che presto verrà concessa la riapertura.
Secondo Pignatelli infatti, i controlli sono stati fatti minuziosamente e ripetuti proprio per garantire agli utenti che non c’è nulla di anomalo nei cavi. Tutto, come confermato anche dal sindaco de L’Aquila è nato da una lettera firmata da un cittadino che denunciava: “A seguito dei lavori di revisione quinquennale della funivia sono emerse criticità relative all’intervento di scorrimento di una delle funi portanti. Si ritiene quindi fondamentale una ulteriore analisi di conformità eseguita da un tecnico al fine di garantire la piena sicurezza“.